Tutti i rumori del mare

2/5
In sala l'esordio di Brugia: che guarda al noir ma si perde nelle sue stesse atmosfere

Leggi la recensione

ITALIA 2011
X è un uomo che da vent'anni ha rinunciato alla sua identità. E' scomparso dal mondo, senza né nome né casa, e lavora per un'organizzazione criminale trasportando persone senza fare domande, senza provare emozioni. Il suo ultimo 'carico' è una ragazza molto giovane, Nora, che da Budapest deve entrare in Italia e andare a infoltire un giro di prostitute d'alto bordo. Lungo il tragitto, però, gli ordini cambiano e la vita di Nora viene messa in pericolo. Tuttavia, non sono solo gli ordini ad essere cambiati, anche l'atteggiamento di X nei confronti della vita è mutato al fianco della ragazzina. Il tempo passato assieme a lei, infatti, ha richiamato alla sua memoria alcuni drammatici eventi del passato che ne condizioneranno le scelte future...
SCHEDA FILM

Regia: Federico Brugia

Attori: Sebastiano Filocamo - X, Orsolya Tóth - Nora, Benn Northover - Thomas, Malika Ayane - Donna con la pistola, Rocco Siffredi - cameo, Mimmo Craig - cameo, Catrinel Marlon, Zsolt Arpad Meszaros, Janos Papp, Zsolt Anger, Mimo Craig, Torkoly Levente, Kriszta Czifra

Soggetto: Federico Brugia, Giovanni Robbiano

Sceneggiatura: Federico Brugia, Giovanni Robbiano

Fotografia: Tóth Widamon Máté, Gergely Pohárnok

Musiche: Corrado Carosio, Pierangelo Fornaro, Rossano Baldini, Stefano Brandoni

Montaggio: Vilma Conte, Marco Bonini

Scenografia: Márton Ágh

Costumi: Anikó Virág, Ali Tóth, Panka Bojtor, Melinda Domán

Effetti: Xchanges Vfx - 3D e animazioni grafiche

Durata: 104

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: 2K, 35 MM

Produzione: NURSERY, THE FAMILY, LAOKOON FILM GROUP IN ASSOCIAZIONE CON MAREMOSSO, FIRSTFLOORUNDER

Distribuzione: MAREMOSSO IN COLLABORAZIONE CON LO SCRITTOIO (2012)

Data uscita: 2012-08-24

TRAILER
NOTE
- CANDIDATO AL NASTRO D'ARGENTO 2013 PER LA MIGLIOR CANZONE ORIGINALE.
CRITICA
"Debutto nel lungometraggio di un accreditato regista di 'pub', un film diretto come si deve; ma così ansioso di rigore da diventare penitenziale. A cominciare dal titolo, assai poco seducente e - soprattutto - per il largo spazio dato alla voce narrante del protagonista. Che ricorda abbastanza il Titta Di Girolamo delle 'Conseguenze dell'amore' (il passato misterioso, la mala...): però, a differenza di quello, non la smette di elucubrare su se stesso e sul senso della vita, obbligandoci a rimuginarne con lui." (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 26 agosto 2012)