Tu chiamami Peter

The Life and Death of Peter Sellers

GRAN BRETAGNA 2004
La vita di Peter Sellers, uno degli attori comici più eclettici e geniali della storia del Cinema, in un film straordinario che racconta il successo clamoroso dei personaggi che lo hanno reso immortale e dei suoi film più celebri dalla Pantera Rosa a Hollywood Party, da Lolita a Oltre il Giardino.
SCHEDA FILM

Regia: Stephen Hopkins

Attori: Geoffrey Rush - Peter Sellers, Charlize Theron - Britt Ekland, Emily Watson - Anne Howe, John Lithgow - Blake Edwards, Miriam Margolyes - Peg Sellers, Peter Vaughan - Bill Sellers, Sonia Aquino - Sophia Loren, Stanley Tucci - Stanley Kubrick, Stephen Fry - Maurice Woodruff, Henry Goodman - Dennis Selinger, Peter Gevisser - Ted Levy, David Robb - Dr. Lyle Wexler, Edward Tudor-Pole - Terence 'Spike' Milligan, Steve Pemberton - Harry Secombe, Nigel Havers - David Niven, Eliza Darby - Sarah Sellers, Heidi Klum - Ursula Andress, Joseph Long - Carlo Ponti, Sam Dastor - Hal Ashby, Tom Wu - Cato, Charlotte Connoley - Ragazza Showroom Auto, Stephanie Jacob - Infermiera, In-Sook Chappell - So Mi, Ragazza Alla Proiezione, Molly Hallam - Hilary, Assistente Di 'Stranamore', Martin McDougall - Reporter Hollywood, Osmund Bullock - Annunciatore Infarto Sellers, Tiara Tian - Ragazza Showroom Auto, Gerrard McArthur - Tecnico Di Studio Wayne, Mackenzie Crook - Venditore Di Auto, George Cicco - Michael Sellers A 3 Anni, James Bentley - Michael Sellers (7/10 Anni, Lance Ellington - Cantante/Ray Ellington, Lucy Punch - Capo Assistente Di Volo, Alison Steadman - Agente Casting, Vera Zaal - Ragazza Showroom Auto, Nick Maloney - Intervistatore Svizzera, Jane Milligan - Reporter Prima Di 'Pink Panther', Robert Sherman - Movie Executive, Rosie Fellner - Emma, Segretaria Di Selinger, Mona Hammond - Louise, La Domestica, Alan Williams - Direttore Del 'Casino Royale', Grant Russell - Chirurgo Plastico, Julian Littman - Uomo D'Affari In Aereo, Tope Oluwole - Donna Bellissima In Aereo, Kate Burrell - Controfigura Di Sophia, Kenneth Hadley - Autista Limousine, Robert Wilfort - Addetto Alle Consegne, Ty Glaser - 'Millionairess', Ragazza Col Telefono, Richard Ayoade - Fotografo Al Matrimonio, Simon Markey - Reporter Arrivo Di Sophia Loren, Bruce Mackinnon - Reporter, Josh Cole - Reporter, Richard Syms - Annunciatore Infarto Sellers, Markus Napier - Maitre D'Hotel Svizzera, Kennie Andrews - Manutentore

Soggetto: Roger Lewis

Sceneggiatura: Christopher Markus, Stephen McFeely

Fotografia: Peter Levy

Musiche: Richard Hartley

Montaggio: John Smith (II)

Scenografia: Norman Garwood

Costumi: Jill Taylor

Effetti: Stuart Brisdon, Joe Pavlo, The Post Group

Altri titoli:

Una pantera a Hollywood

Durata: 128

Colore: C

Genere: BIOGRAFICO DRAMMATICO

Specifiche tecniche: 35 MM

Tratto da: Libro omonimo di Roger Lewis

Produzione: SIMON BOSANQUET PER HD VISION STUDIOS, HOME BOX OFFICE, COMPANY PICTURES, BBC FILMS, DEMANN FILMED ENTERTAINMENT, LABRADOR FILMS

Distribuzione: LUCKY RED (2005)

Data uscita: 2005-08-19

NOTE
- PRESENTATO IN CONCORSO AL 57MO FESTIVAL DI CANNES (2004).

- GOLDEN GLOBE 2005 COME MIGLIOR FILM PER LA TV E A GEOFFREY RUSH COME MIGLIOR ATTORE IN UN FILM PER LA TV.
CRITICA
"'The Life and Death of Peter Sellers' di Stephen Hopkins, sfrutta una minima parte delle sue potenzialità ripercorrendo la parabola del grande comico inglese morto nel 1980 a soli 54 anni. C'è tutto quel che ci si può aspettare da un biopic sul personaggio, interpretato con buona aderenza fisica da Geoffrey Rush. Gli inizi alla radio e i primi successi al cinema, già all'insegna del fregolismo che celava una mancanza quasi patologica di personalità. L'amore infelice per Sofia Loren (Sonia Aquino) e il rapporto patologico con la madre, attrice di varietà, ma anche con la prima moglie cui continua a chiedere consigli intimi. E poi l'incapacità di trattare i figli, l'odio per i suoi film, fossero anche 'La pantera rosa' o 'Il Dr. Stranamore' che con i suoi quattro ruoli quasi lo annienta, fino alla fase hippy, ai primi infarti, alla morte precoce. Ma tutto ricostruito alla svelta, senza vero amore, senza mistero. Peter Sellers meritava di meglio." (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 22 maggio 2004)

"Le biografie dei comici non sono mai da ridere, ma quella di Peter Sellers è secondo il film di Stephen Hopkins tutta un tormento. (...) Come per tutti i film biografici ti chiedi quanto fosse necessario farlo." (Paolo D'Agostini, 'la Repubblica', 22 maggio 2004)

"Prendendo per vera una sua battuta, 'Odio tutto quello che ho fatto', il regista britannico (nato in Giamaica) Stephen Hopkins, evidentemente infettato dal clima e dal tono del copione, si butta a capofitto nei luoghi comuni di Hollywood che esprimerebbe meno 'cultura viva' di un vasetto di yogurth, nella banalità delle situazioni domestiche, di set e di alcova e nelle 'sequenze-fatte' come quelle di Sellers con il suo truffaldino fattucchiere John Litgow (Blake Edwards), Stanley Tucci (Kubrick), Elily Watson (Anne Sellers) e Charlize Theron (Britt Ekland) completano il cast." (Roberto Silvestri, 'Il Manifesto', 24 giugno 2005)

"'Tu chiamami Peter' è prima di tutto una carrellata su facce, voci, personaggi, maschere, mostri che hanno costellato la carriera dell'attore comico più multiforme degli ultimi cinquant'anni. Proprio come Sellers in un solo film riusciva a tramutarsi in tre, sei, dodici, ventiquattro personaggi diversi, qui lo strabiliante Geoffrey Rush riprende tutte le sue espressioni e intonazioni, a partire da quelle private per arrivare a quelle più celebri. Un attore che fa l'imitatore di un attore che imitava spesso la stupidità, talvolta la crudeltà, raramente l'ingenuità della vita. Ma allora, perché non riguardarsi l'originale, che aveva comunque il dono di una geniale follia? Quanto allo scavo nella vita privata di Sellers, nel suo rapporto divorante con la madre Peg e in quelli tempestosi e crudeli con donne, amici, colleghi, nelle sue nevrosi debordanti e incontenibili, nella sua tristezza di fondo, purtroppo il film di Hopkins non scende in profondità e non raggiunge mai la tragedia che probabilmente rappresentava l'altra faccia dell'attore." (Manuela Martini, 'Film Tv', 22 agosto 2005)

"Attenzione al biopic, film biografico da museo delle cere. Questo su Peter Sellers, visto a misura dei suoi Difetti, ne fa parte e non rende omaggio al gran talento dell'attore di 'Stranamore' e 'Hollywood party'. (...) Ne viene fuori un dr. Jekyll isterico e piacione, atteso al varco dalla solitudine; ma non esce l'attore nonostante la presenza di Stanley Tucci che fa Kubrick e di Lithgow che fa Edwards, mentre Charlize Theron soffre con il cuore della Ekland e c' è pure una finta Sophia. Geoffrey Rush è bravissimo, un saggio di virtuosismo che non lascia però a Sellers-Clouseau un briciolo di umana pietà e non indaga, peccato, su come il senso del comico sia degli infelici." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 2 settembre 2005)