Trilogia del terrore

Trilogy of Terror

USA 1975
"Julie". Julie Eldridge è un'insegnante tranquilla e poco attraente. Un suo studente, Chad Foster, riesce a portarla in un drive-in, le fa bere una bibita drogata e, quando lei è incosciente, la porta in un motel dove, a scopo di ricatto, la fotografa in pose discinte.
"Millicent e Therese". Millicent ha paura della sorella Therese dopo aver capito che l'incidente in cui la loro madre è morta è stato provocato da lei che ha anche fatto morire di crepacuore il padre dopo averlo sedotto a sedici anni.
"Amelia". Per fare un regalo al nuovo fidanzato Arthur, Amelia compra una stauetta di un guerriero Zuni. Dopo una discussione telefonica con sua madre, Amelia fa accidentalmente cadere la catenella d'oro dell'idoletto. Lo spirito del guerriero e riportato così in vita provoca una sequela di accadimenti sempre più terribili.
SCHEDA FILM

Regia: Dan Curtis

Attori: Karen Black - Julie/Millicent Larimore/Therese Larimore/Amelia, Robert Burton - Chad Foster, John Karlen - Thomas Amman, George Gaynes - Dr. Chester Ramsey, Jim Storm - Eddie Nells, Gregory Harrison - Arthur Moore, Kathryn Reynolds - Anne Richards, Tracy Curtis - Tracy, Orin Cannon - Dipendente del Motel

Soggetto: Richard Matheson - "Julie"/"Millicent e Therese"/"Amelia"

Sceneggiatura: William F. Nolan - "Julie"/"Millicent e Therese", Richard Matheson - "Amelia"

Fotografia: Paul Lohmann

Musiche: Bob Cobert

Montaggio: Les Green

Scenografia: Jan Scott

Altri titoli:

Tales of Terror

Durata: 72

Colore: C

Genere: FILM TV HORROR FILM A EPISODI

Produzione: DAN CURTIS E ROBERT SINGER PER DAN CURTIS PRODUCTIONS, ABC CIRCLE FILMS

NOTE
- NELLA STORIA DELL' HORROR E' RITENUTO UNO DEI MIGLIORI ESEMPI DEL GENERE PRODOTTI PER LA TV ED E' DIVENTATO UN CULT.

- NEL 1996 IL REGISTA NE HA DIRETTO UN SEQUEL "TRILOGIA DEL TERRORE 2" CON ESITO MENO RIUSCITO.
CRITICA
"I primi due episodi sono ben condotti, ma si risolvono in colpi di scena solo discreti. Il terzo - un vero e proprio tour de force registico - è un piccolo capolavoro di irruzione del fantastico nel quotidiano, con una partenza giustamente lenta che dà credibilità e vulnerabilità al personaggio di Amelia (l'unico dell'episodio) e un ottimo crescendo di suspence che conduce a un finale riuscito." (Rudy Salvagnini, "Dizionario dei film horror", Corte del fontego ed., Venezia 2007)