The Story of Film
The Story of Film: An Odyssey
GRAN BRETAGNA - 2011

Un viaggio nella storia evolutiva del cinema. Attraverso interviste con Martin Scorsese, Baz Luhrman e Stanley Donen, vengono descritte e analizzate le innovazioni all'avanguardia del cinema nella tecnologia e drammaturgia. L'universalità e la bellezza dell'influenza dell'Asia e dell'Africa emerse quando il regista indiano Mani Kaul e l'attrice Kyoko Kagawa, Kurosawa o il regista iraniano Abbas Kiarostami iniziarono a parlare del loro lavoro e del loro sogno cinematografico.
- Regia:
- Soggetto: Mark Cousins
- Sceneggiatura: Mark Cousins
- Fotografia: Mark Cousins, John Archer (II) - (fotografia aggiuntiva), Simon Arthur - (fotografia aggiuntiva), Wang Yi Fau - (fotografia aggiuntiva), Robert Glassford - (fotografia aggiuntiva), Liu Jian Kui - (fotografia aggiuntiva), Mahmoud Kalari - (fotografia aggiuntiva), Timo Langer - (fotografia aggiuntiva), Robert McKillop - (fotografia aggiuntiva), Scott Ward - (fotografia aggiuntiva)
- Montaggio: Timo Langer
- Durata: 900'
- Colore: B/N-C
- Genere: DOCUMENTARIO, SERIE TV
- Specifiche tecniche: PRORES 422 HQ
- Tratto da: libro omonimo di Mark Cousins
- Produzione: HOPSCOTCH FILMS
- Distribuzione: BIM (2012) - DVD: BIM/01 DISTRIBUTION (2012)
- Data uscita 25 Settembre 2012
TRAILER
NOTE
- IN PROGRAMMA AL 62. FESTIVAL DI BERLINO (2012) NELLA SEZIONE 'BERLINALE SPECIAL'.
CRITICA
"Lodevole iniziativa della Bim che distribuisce a razione settimanale (come 'Heimat') le 15 puntate di uno strepitoso documento sulla storia del cinema in 900 minuti diretti dall'irlandese Mark Cousins. Raccontando trasversalmente, tra storia e geografia, l'autore parla con intelligenza e chiarezza dei Grandi, con molta attenzione all'Oriente, del sistema, dei generi, delle rivoluzioni tecnologiche. Qualcosa da vedere, non solo per cinefili, ma per orizzontarsi oggi. Unico neo: l'Italia sta in sordina." (Maurizio Porro, 'Il Corriere della Sera', 28 settembre 2012)
"Piacerà a coloro che vogliono sentire raccontare i grandi dello schermo da chi ha avuto la ventura di camminare loro accanto. Da Bernardo Bertolucci che rievoca Pasolini, a Lars von Trier che confessa che da bambino voleva diventare Ingmar Begman." (Giorgio Carbone, 'Libero', 28 settembre 2012)
"Piacerà a coloro che vogliono sentire raccontare i grandi dello schermo da chi ha avuto la ventura di camminare loro accanto. Da Bernardo Bertolucci che rievoca Pasolini, a Lars von Trier che confessa che da bambino voleva diventare Ingmar Begman." (Giorgio Carbone, 'Libero', 28 settembre 2012)