The Red Riding Trilogy 1974

GRAN BRETAGNA 2009

Un efferato serial killer ha seminato il terrore nella contea dello Yorkshire tra gli anni '70 e '80. Il giovane reporter Eddie Dunford decide di indagare sulla sparizione di alcuni bambini per scoprire la verità su ciò che la polizia, sfiduciata e corrotta, sembra non riuscire, o non volere, portare alla luce...

SCHEDA FILM

Regia: Julian Jarrold

Attori: Andrew Garfield - Eddie Dunford, Rebecca Hall - Paula Garland, Sean Bean - John Dawson, David Morrissey - Maurice Jobson, John Henshaw - Bill Hadley, Anthony Flanagan - Barry Gannon, Warren Clarke - Bill Molloy, Jennifer Hennessy - Sig.ra Kemplay, Mary Jo Randle - Madre di Eddie, Rachel Jane Allen - Susan Dunford, Rita May - Zia Win, Graham Walker (II) - Zio Eric, Berwick Kaler - George Greaves, Katharine Vasey - Steph, Danny Cunningham - Gaz, Michelle Dockery - Kathryn Tyler, Robert Sheehan - BJ, Peter Mullan - Martin Laws

Soggetto: David Peace - romanzo

Sceneggiatura: Tony Grisoni

Fotografia: Rob Hardy

Musiche: Adrian Johnston

Montaggio: Andrew Hulme

Scenografia: Cristina Casali

Arredamento: Duncan Wheeler

Costumi: Natalie Ward

Altri titoli:

Red Riding: 1974

Durata: 102

Colore: C

Genere: THRILLER DRAMMATICO

Specifiche tecniche: 16 MM STAMPATO A 35 MM

Tratto da: romanzo "1974" di David Peace (ed. Meridianozero)

Produzione: CHANNEL FOUR FILM, LIPSYNC PRODUCTIONS, REVOLUTION FILMS, SCREEN YORKSHIRE

NOTE

- EVENTO SPECIALE ALLA IV EDIZIONE DEL FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL FILM DI ROMA (2009).

CRITICA

"Dopo Jack lo Squartatore, lo Squartatore dello Yorkshire. Il giovane David Peace ne ebbe i sonni turbati, come David Fincher dalle gesta del serial killer Zodiac. Da grande, gli ha dedicato 4 romanzi, guadagnandosi un posto nella lista Granta dei migliori scrittori britannici. Hanno una data al posto del titolo, Channel Four ne ha ricavato tre film: '1974' (diretto da Julian Jarrold), '1980' (diretto dal James Marsh di 'Man on Wire'), '1983' (diretto da Anand Tucker). Cronaca criminale e fiction, alla maniera di James Ellroy." (Maria Rosa Mancuso, 'Il Foglio', 22 ottobre 2009)