The Messengers

Tributo a Hitchcok e qualche déjà-vu. Riesce a metà l'horror Usa dei fratelli Pang, ancora alle prese con gli spettri

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CANADA 2007
La sedicenne Jess Solomon insieme alla famiglia si è trasferita da Chicago in un'isolata fattoria nel North Dakota. Con il fratellino Ben, la ragazza inizia ad avvertire la presenza di esseri sovrannaturali invisibili agli altri, ma nessuno le crede e la sua sanità mentale viene messa in discussione anche per alcuni suoi turbolenti precedenti. Con il passare dei giorni Jess deve cercare qualcuno che le dia credibilità così da riuscire a salvare se stessa e i suoi cari dagli spettri violenti che si aggirano nella fattoria.
SCHEDA FILM

Regia: Danny Pang, Oxide Pang

Attori: Kristen Stewart - Jess Solomon, Dylan McDermott - Roy Solomon, Penelope Ann Miller - Denise Solomon, John Corbett - John Burwell, Evan Turner - Ben

Soggetto: Todd Farmer

Sceneggiatura: Mark Wheaton

Fotografia: David Geddes

Musiche: Joseph LoDuca

Montaggio: John Axelrad, Armen Minasian, Oxide Pang, Danny Pang

Scenografia: Alicia Keywan

Arredamento: Sara McCudden

Costumi: Mary Hyde-Kerr, Cathy McComb

Effetti: Reality Check Studios, Amalgamated Pixels, Patrick Tatopoulos Design Inc.

Altri titoli:

The Untitled Pang Brothers Horror Project

Scarecrow

Totem

Durata: 87

Colore: C

Genere: THRILLER

Specifiche tecniche: 35 MM (1:1.85) - DE LUXE

Produzione: BLUE STAR PICTURES, SCREEN GEMS, GHOST HOUSE PICTURES, COLUMBIA PICTURES

Distribuzione: 01 DISTRIBUTION

Data uscita: 2007-06-29

CRITICA
"'The Messengers', prima esperienza Usa, è una via freudiana alla paura informatica e ai muri sudari, con una famiglia faulkneriana che si trasferisce nel Nord Dakota a coltivare girasoli. Il tristo progetto è aggravato da strani rumori e apparizioni, insomma questi fantasmi, che mettono a dura prova i nervi della 16enne che ha già ridotto al silenzio il fratellino. Ma se le presenze si fan violente, l'appello è alla Ragione: chi ha abitato prima in quella casa? Tra panorami da Van Gogh e gotici interni di cantine si dipana la più banale delle strane storie, da leggersi in chiave di rivalsa familiare; ma anche così, tra edipi ed elettre, il coefficiente di novità-suspense è bassino. Nel cast Kristen Stewart, la figlia della Foster in 'Panic room'." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 29 giugno 2007)

"Niente di nuovo nel new horror, eppure 'The Messengers' conferma che il talento visivo/visionario dei cineasti dell'Estremo Oriente ha rivitalizzato il genere e che il trapianto di cinesi, giapponesi e coreani a Hollywood riesce spesso a conciliare due modi diversi di rappresentare la paura. Oxide Pang, l'autore di Hong Kong di 'The Eye', e suo fratello Danny raccontano una ghost story come tante (...) Un horror visivamente raffinato che rinuncia a plateali effetti speciali per far lievitare la tensione con i silenzi, le ombre, i misteriosi rumori." (Alberto Castellano, 'Il Mattino', 30 giugno 2007)

"Danny e Oxide Pang hanno ideato con 'The Eye' e 'The Eye 2' un loro stile. Da Bangkok e Hong
Kong, ora sono arrivati a girare negli Stati Uniti: 'The Messengers' ('I messaggeri') è infatti ambientato nel North Dakota. (...) Alla maniera dei Pang, l'orrore metafisico si rivela salvifico; orrendo è il rigore economico, fra ipoteche e indifferenza, giovanilismo ancor più vacuo nelle aree rurali che in quelle metropolitane: i mostri somigliano alla gente comune." (Maurizio Cabona, 'Il Giornale', 30 giugno 2007)

"Fratelli registi. Qualche nome: Coen, Taviani, Manetti. Ormai in forse i Wachowski. Uno ha cambiato sesso. Fratelli registi gemelli? Danny e Oxide Pang, paragonabili solo ai fratelli gemelli Epstein che scrissero la sceneggiatura di 'Casablanca'. I Pang, autori di Honk Hong specializzati in paura ed azione adrenalinica (cosa vi aspettate da uno che si chiama Ossido?) sono sbarcati a Hollywood. I nostri Pang hanno fatto per caso bang? No. Prelevati anche loro dopo Takashi Shimizu ('The Grudge') dalla 'Ghost House' di Sam Raimi, i gemelli del gore ce l'hanno messa tutta ma con l'horror 'The Messengers' hanno sparato a salve. (...) I registi talentuosi di 'The Eye' sono veramente bravi con cinepresa e missaggio sonoro (soprattutto i suoni mettono i brividi) e grazie a una bella scenografia ambientano il film nella più bella casa stregata dai tempi di 'The Others'. Ma nel caso di 'The Messengers' non sono riusciti però a migliorare una sceneggiatura che ricalca pedissequamente tutti i luoghi comuni del morente horror orientale con spettro arrabbiato." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 29 giugno 2007)