The Green Inferno

2.5/5
La Cannibal Amazzonia di Eli Roth ha la pancia piena, il cervello meno: un horror dimezzato

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USA 2013
Un gruppo di studenti che lotta per la salvaguardia dell'ambiente parte da New York per andare in Amazzonia. I ragazzi sono decisi a salvare una tribù in via di estinzione a causa della distruzione della foresta amazzonica e documentare la speculazione che le grandi multinazionali stanno effettuando nella zona. Tuttavia, l'aereo su cui viaggiano precipita nel mezzo della giungla e i ragazzi vengono presi in ostaggio dagli stessi indigeni che erano andati a proteggere e che si rivelano essere dei crudeli cannibali.
SCHEDA FILM

Regia: Eli Roth

Attori: Lorenza Izzo - Justine, Ariel Levy - Alejandro, Daryl Sabara - Nick, Kirby Bliss Blanton - Amy, Sky Ferreira - Kaycee, Magda Apanowicz - Samantha, Nicolás Martínez - Daniel, Aaron Burns - Jonah, Ignacia Allamand - Kara, Richard Burgi - Charles, Eusebio Arenas - Scott, Mary Dunworth - Brooke, Matías López - Carlos, Cody Pittman - Cody, Ramón Llao - Cacciatore

Soggetto: Eli Roth

Sceneggiatura: Guillermo Amoedo, Eli Roth, Nicolás López - non accreditato

Fotografia: Antonio Quercia

Musiche: Manuel Riveiro

Montaggio: Ernesto Díaz Espinoza

Scenografia: Marichi Palacios

Arredamento: Armann Ortega

Costumi: Kama K. Royz, Elisa Hormazábal

Effetti: Rodrigo Rojas Echaiz

Durata: 103

Colore: C

Genere: THRILLER HORROR

Specifiche tecniche: CANON C300

Produzione: ELI ROTH, CHRISTOPHER WOODROW, MOLLY CONNERS, MIGUEL ASENSIO, NICOLÁS LÓPEZ PER WORLDVIEW ENTERTAINMENT, SOBRAS.COM PRODUCCIONES, DRAGONFLY ENTERTAINMENT

Distribuzione: KOCH MEDIA-MIDNIGHT FACTORY (2015)

Data uscita: 2015-09-24

TRAILER
CRITICA
"Quando mangiare è un po' morire. Sulla scia di sangue del 'Cannibal Holocaust' di Ruggero Deodato (1979), l'amichetto di Tarantino Eli Roth fa quel che più gli piace: omaggiare il nostro (fu) cinema di genere e dare nuovo plasma all'horror con sacche di gore, politica e porn(horror). (...) Tenete d'occhio la vergine, idealista e non sadomaso Justine (Izzo), beatevi della regia virtuosa di Roth, sogghignate per le sue scorrettezze politiche (gli ecoguerrieri retwittano bene ma razzolano male...) e, soprattutto, accontentatevi: la carne al sangue, ma un po' insipida." (Federico Pontiggia, 'Il Fatto Quotidiano', 1 ottobre 2015)

"Roth torna a usare il viaggio dell'americano ignorante come metafora dell'espansionismo Usa. Ai tempi di 'Hostel' (2005) prendeva in giro la guerra in Iraq del 2003 voluta da George W. Bush. Oggi questo omaggio a 'Cannibal Holocaust' è più cinefilo che attuale. Chissà se il buon Eli, oltre a Deodato, conosce anche Marco Ferreri. 'The Green Inferno', infatti, ricorda non poco 'Come sono buoni i bianchi' (1988)." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 24 settembre 2015)

"Spiacerà a chi ha in simpatia Eli Roth e lo reputa il miglior allievo di Tarantino. Ma qui s'incarta tra due remake: quello del suo 'Hostel' (anche qui è massacro di giovani sventati). E il rifacimento di un horror italiano di quasi 40 anni fa ('Cannibal Holocaust'). Ma invece di far meglio del suo predecessore (Ruggero Deodato) Eli scende sotto (perché senza l'alibi degli scarsi mezzi)." (Giorgio Carbone, 'Libero', 24 settembre 2015)

"Eli Roth fa a pezzi (è il caso di dirlo) l'ipocrita perbenismo di certi idealisti rivoluzionari dando fondo a tutto il suo campionario divertito di horror macabro. (...) Evidente il richiamo a 'Cannibal Holocaust' di Ruggero Deodato. Sconsigliatissima la visione dopo cena." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 24 settembre 2015)