The Boondock Saints - Giustizia finale
The Boondock Saints
USA, CANADA - 1999
A Boston i due fratelli irlandesi Connor e Murphy McManus bevono, come ogni sera, al pub di Doc. Questi dice che sarà costretto a chiudere perché non può più pagare la tangente alla mafia russa. Quando due scagnozzi russi entrano nel locale per riscuotere la somma, i due irlandesi reagiscono e uccidono i russi. Paul Smecker, poliziotto incaricato delle indagini e oggetto di ironia perché omosessuale, ascolta gli irlandesi e poi li lascia andare, accettando la tesi della legittima difesa. A questo punto Connor e Murphy si sentono investiti del compito di combattere il crimine e convincono David Rocco ad unirsi a loro nell'opera di 'pulizia'. Comincia allora una serie di cruenti omicidi, di fronte ai quali Smecker un po' lascia correre un po' indaga, ben sapendo chi sono i colpevoli. In chiesa Smecker confessa questo suo dilemma, e lì si trovano anche i fratelli irlandesi. In un conflitto a fuoco, Rocco viene ucciso e un boss arrestato. Al processo gli irlandesi entrano in aula e, nel nome di Dio, uccidono il malavitoso. Fuori, nel corso di interviste televisive, alcuni salutano i due come eroi e li chiamano 'santi'.
- Regia:
- Attori: - Paul Smecker, - Connor MacManus, - Murphy MacManus, - David, - Il Duce, - Detective Dolly, - Detective Duffy, - Detective Greenly, - Macklepenny, - Yakavetta, - Vincenzo Lipazzi, - Ivan Checkov, - Chaffey, - Il sacerdote, - Il capo
- Soggetto: Troy Duffy
- Sceneggiatura: Troy Duffy
- Fotografia: Adam Kane
- Musiche: Jeff Danna, Ian Anderson
- Montaggio: Bill DeRonde
- Scenografia: Robert de Vico
- Costumi: Mary McLeod (Mary E. McLeod)
- Effetti: Michael Kavanagh, John MacGillivray, Chris Ervin
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Altri titoli:
Mission des dieux
- Durata: 110'
- Colore: B/N-C
- Genere: AZIONE, COMMEDIA, POLIZIESCO
- Specifiche tecniche: 35 MM
- Produzione: B.D.S. PRODUCTIONS INC., BROOD SYNDICATE, CHRIS BRINKER PRODUCTIONS, FRANCHISE PICTURES, FRIED FILMS, THE LLOYD SEGAN COMPANY
- Distribuzione: MEDUSA, CDI
NOTE
- REVISIONE MINISTERO MARZO 2000.
CRITICA
"Molto pulp, humor nero alla 'Trainspotting', riferimenti insolenti ai polizieschi mistici di Abel Ferrara (chiese, crocifissi) ma poca farina del suo sacco per l'esordiente Duffy. Che confeziona un poliziesco travestito da commedia (e/o viceversa) più sgangherato che eccentrico, più arzigogolato che ingegnoso". (Fabio Bo, 'Il Messaggero', 3 marzo 2000)