The Believer

USA 2001
Daniel Balint, un ragazzo ebreo di New York, prova una strana e pericolosa attrazione per l'antisemitismo che lo porta ad aderire a un gruppo neonazista guidato da Lina Moebius e dal suo compagno Curtis. Spinto dai suoi due mentori, Daniel comincia a tenere conferenze e lezioni. La sua avversione verso gli ebrei proviene da una ribellione adolescenziale verso la figura di Dio Padre e finisce per sfociare in forme di violenza efferata. Daniel deve però fare i conti con le sue origini, con la sua gente con cui si trova inevitabilmente a contatto ogni giorno, trovando alle radici del suo odio anche amore e ammirazione. Sedotta dai suoi ragionamenti, persino Carla, figlia di Lina e amante di Daniel, finisce per appassionarsi alla lingua e alla cultura ebraica, mentre la contraddizione interiore di Daniel diventa ogni giorno più lacerante. Quando un giorno decide di mettere una bomba nella Sinagoga dovrà inevitabilmente prendere una decisione...
SCHEDA FILM

Regia: Henry Bean

Attori: Ryan Gosling - Danny Balint, Summer Phoenix - Carla Moebius, Glenn Fitzgerald - Drake, Theresa Russell - Lina Moebius, Billy Zane - Curtis Kampf, Garret Dillahunt - Billings, Kris Eivers - Carleton, Joel Garlan - O.L., Joshua Harto - Kyle, Tommy Nohilly - Whit, Chuck Ardezzone - Chuck, Roberto Gari - Antico ebreo, Heather Goldenhersh - Linda, A.D. Miles - Guy Danielsen, Elizabeth Reazer - Miriam

Soggetto: Mark Jacobson, Henry Bean

Sceneggiatura: Henry Bean

Fotografia: Jim Denault

Musiche: Joel Diamond

Montaggio: Mayin Lo, Lee Percy

Scenografia: Susan Block

Arredamento: Carrie Stewart

Costumi: Jennifer Newman, Alex Alvarez

Effetti: Steven Meyer

Durata: 98

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Tratto da: ispirato alla storia vera di Danny Balint

Produzione: SUSAN HOFFMAN, CHRIS ROBERTS PER FULLER FILMS, SEVEN ARTS PICTURES

Distribuzione: EAGLE PICTURES

Data uscita: 2002-02-08

NOTE
- VINCITORE DEL GRAN PREMIO DELLA GIURIA AL SUNDANCE FILM FESTIVAL 2001.
CRITICA
"(...) Essere diviso tra religione e ideologia conflittuali, essere contemporaneamente due persone, gli dava la pienezza di quella che definiva 'la vera vita', ma lo portò a una contraddizione tanto lacerante da trasformarsi in tragedia. Il film molto singolare (e urtante tanto più perché si tratta di una vicenda autentica) ha vinto lo scorso anno al Sundance Film Festival". (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 8 febbraio 2002)

"Sarà l'opzione del vero a rendere 'The Believer' così intenso, convincente, perturbante? (...) La seconda scelta di verità di 'The Believer' riguarda lo stile realistico e sporco da cinema indipendente che contribuisce a rendere credibili i personaggi e gli ambienti. Dapprima odioso, lo sconosciuto Ryan Gosling acquista via via una sconcertante umanità drammatica. Lo affiancano Theresa Russell, nella parte di una ricca signora fascista, e Billy Zane in quella (un po' pleonastica) di militante d'estrema destra e amante della donna; mentre la giovane Summer Phoenix svolge il ruolo della tentatrice biblica provocando Billy perché tiri fuori la sua 'anima ebrea'". (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 10 febbraio 2002)

"E' una storia vera, ma quando la realtà supera l'immaginazione si fa sempre un po' fatica ad accettarla al cinema. (...) Aiutati dalla spavalda e insieme misurata interpretazione di Ryan Gosling, questo diventa un film illuminante sul paradosso di un'epoca che dimentica perché dimenticare è, tragicamente, al di là di tutte le epoche, nei cromosomi delle società che si succedono e dei tempi che si divorano ". (Silvio Danese, 'Il Giorno', 14 febbraio 2002)

"Il film, premiato al Sundance nel 2001 e accuratamente tenuto lontano dalle sale americane (la vecchia 'censura' del mercato continua a funzionare ovunque), affronta, con uno stile secco, abbastanza originale, in alcuni momenti molto sorvegliato e in altri incandescente dal punto di vista drammaturgico, una contraddizione culturale prelevata da una storia vera. (...) Il ragazzo è intelligente, brillante, colto e viene preso sotto l'ala protettiva (teorica e politica) di una coppia formata da Billy Zane e Theresa Russell. Fanatismo terroristico e riverenza religiosa, relazioni morbose e confusione, rabbia e timori antichissimi. L'eccellente protagonista interpreta tutte le lacerazioni del personaggio e si confronta idealmente con Edward Norton di 'American History X' e Tim Roth di 'Made in Britain'. Dietro la macchina da presa fa il suo considerevole debutto Henry Bean, lo sceneggiatore di 'Affari sporchi' e 'Nemico pubblico'". (Enrico Magrelli, 'Film tv', 12 febbraio 2002)