Terza liceo
Attraverso una serie di scene e scenette il film segue le vicende dell'anno scolastico di una terza liceale mista. Sotterfugi studenteschi, fiammate sentimentali, prove scolastiche, episodi che illustrano i rapporti tra gli alunni e i professori, tra gli alunni e le loro famiglie. Il film inizia con l'apertura dell'anno scolastico e termina con gli esami di maturità, ma il racconto non resta confinato tra le pareti della scuola, e segue, anche fuori dell'aula, ragazzi e ragazze, alle prese con la vita di ogni giorno.
CAST
- Regia:
- Attori: - Camilla, - Lucia Lucchesi, - Maria Olivieri, - Teresa Di Lieto, - Giovanna Zanetti, - Giulia Bartoli, - Andrea Venturi, - Bruno Sacchi, - Franco, - Studente con gli occhiali, - Prof. di Storia, - Valenti, prof. di Filosofia, - Prof. di Religione, - Madre di Bruno Sacchi, - Arch. Olivieri, padre di Maria, - Padre di Giulia, - Carlo Moretti, - Pupo di Belmonte, corteggiatore di Lucia, - Un professore, - Futura matrigna di Giulia, - Piero, - Donna Valeria Lucchesi, - Madre di Camilla, ,
- Soggetto: Giulio Moreno
- Sceneggiatura: Sergio Amidei, Carlo Bernari, Vasco Pratolini, Luciano Emmer
- Fotografia: Mario Bava, Corrado Bartoloni - (operatore), Ubaldo Terzano - (assistente operatore), Enrico Umetelli - (assistente operatore)
- Musiche: Carlo Innocenzi
- Montaggio: Eraldo Da Roma
- Scenografia: Mario Chiari
- Arredamento: Mario Garbuglia
- Costumi: Maria Rosaria Crimi
- Aiuto regia: Francesco Rosi, Rinaldo Ricci
NOTE
- IL FILM EBBE NOIE CON LA CENSURA PERCHE' DURANTE LA PARTITA DI PALLACANESTRO LE RAGAZZE INDOSSAVANO I PANTALONCINI CORTI.
CRITICA
"Il film risulta eccessivamente frammentario, anche se gli episodi sono legati tra loro con una certa superficiale abilità. I problemi della scuola sono appena accennati. Il mondo giovanile, così ricco di interessi e aperto a molteplici richiami, è qui considerato quasi solo in rapporto alle prime esperienze amorose. Gli attori sono scelti e ben diretti. La fotografia è buona." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 35, 1954)
"L'autore, puntando sugli aspetti più superficiali ed epidermici della vita dei giovani, ha divagato, con scarso ritmo ed esteriore mordente, soltanto sulle loro avventure sentimentali (...) La descrizione (...) è convenzionale nell'impostazione e banale nelle indagini, il racconto slegato e inconcludente." (Nino Ghelli, "Rivista del Cinematografo", 5 maggio 1954)
"L'autore, puntando sugli aspetti più superficiali ed epidermici della vita dei giovani, ha divagato, con scarso ritmo ed esteriore mordente, soltanto sulle loro avventure sentimentali (...) La descrizione (...) è convenzionale nell'impostazione e banale nelle indagini, il racconto slegato e inconcludente." (Nino Ghelli, "Rivista del Cinematografo", 5 maggio 1954)