Sul vulcano

ITALIA 2014
Maria, Matteo e Yole: tre vite ai piedi del Vesuvio, in un luogo unico al mondo, ricco di miti, storia ed evocazioni letterarie. Maria, che vive e lavora in un'azienda florovivaistica ai piedi di una villa vesuviana in abbandono, "coltiva" anche le proprie curiosità intellettuali ed è una custode discreta del vulcano. Matteo, pittore di talento, rimette in gioco le sue opere fatte con la lava, testimonianza di un legame profondo con la terra da cui non si è mai staccato. Yole, cantante "neomelodica", vive la propria libertà di giovane donna conciliandola con un'autentica devozione per la Madonna, espressione popolare di un sacro che ha sempre caratterizzato il Vesuvio, da Dioniso/Bacco a San Gennaro. E se il proverbiale fatalismo partenopeo, dietro cui vive ancora oggi una diffusa devozione religiosa, derivasse proprio dalla presenza del vulcano, che per ben due millenni ha dato e preso alla gente che vive sotto di lui? Ma oggi chi è più pericoloso? Il Vesuvio, che potrebbe risvegliarsi da un momento all'altro, o l'uomo, che in meno di cent'anni ha prodotto danni d'ogni genere? E sorge spontanea un'altra domanda: com'è stato possibile, tra case abusive e discariche d'ogni genere, produrre tanta bruttezza in così tanta bellezza? Tra storie di vite vissute, preziosi materiali d'archivio ed evocazioni letterarie che vanno da Giordano Bruno al Marchese De Sade, da Giacomo Leopardi a Curzio Malaparte, il film prova a dare un senso a una "terra pazza" che infine rappresenta tutti noi.
SCHEDA FILM

Regia: Gianfranco Pannone

Attori: Yole Loquercio - Se stessa, Matteo Fraterno - Se stesso, Maria Perfetto - Se stessa, Raffaella Pernice - Se stessa, Maria Del Porto - Se stessa, Salvatore Di Gennaro - Se stesso, Carmine Montella - Se stesso, Antonio Perna - Se stesso, Salvatore Perfetto - Se stesso, Pasquale Persico - Se stesso, Giovanni Ricciardi - Se stesso, Roberto De Francesco - da "La pelle", di Curzio Malaparte, Andrea Renzi - da "La ginestra", di Giacomo Leopardi, Fabrizio Gifuni - da "Napoli '44", di Norman Lewis, Iaia Forte - da "Il Manifesto" del 27/5/2008: "Napoli. L'immondizia del mondo", di Fabrizia Ramondino, Aniello Arena - da "L'origine del Monte Vesuvio", di P Sarnelli, Toni Servillo - da "De Immenso", di Giordano Bruno, Donatella Finocchiaro - da "La leggenda dell'avvenire", di Matilde Serao, Leo Gullotta - da "Lettere a Tacito", di Plinio il giovane, Renato Carpentieri - da "Scritti sui terremoti", di Immanuel Kant, Enzo Moscato - da "Il sangue di San Gennaro", di Sándor Márai, Guenda Goria - da "Juliette o la benedizione del vizio", di Donatien-Alphonse-François de Sade, Ciro Carlo Fico - da "Struppio", di Jacovo Fenice

Soggetto: Gianfranco Pannone

Sceneggiatura: Gianfranco Pannone

Fotografia: Tarek Ben Abdallah

Musiche: Daniele Sepe

Montaggio: Erika Manoni

Suono: Andrea Viali

Aiuto regia: Francesco Imposimato

Altri titoli:

On the Volcano

Sul vulcano (Vesuvio)

Durata: 90

Colore: C

Genere: DOCUMENTARIO

Specifiche tecniche: 2K HQ, DCP (1:1.85)

Produzione: ALESSANDRO BONIFAZI E BRUNO TRIBBIOLI PER BLUE FILM CON RAI CINEMA, IN ASSOCIAZIONE CON LUCE CINECITTÀ, SOUL MOVIE

Distribuzione: ISTITUTO LUCE CINECITTÀ

Data uscita: 2014-11-13

TRAILER
NOTE
- REALIZZATO IN COLLABORAZIONE CON: FILM COMMISSION REGIONE CAMPANIA E SUDLAB; CON IL PATROCINIO DI: ENTE PARCO NAZIONALE DEL VESUVIO, PROVINCIA DI NAPOLI, COMUNE DI NAPOLI, COMUNE DI OTTAVIANO.

- FILM RICONOSCIUTO DI INTERESSE CULTURALE DAL MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI E TURISMO-DIREZIONE GENERALE PER IL CINEMA.

- FUORI CONCORSO AL 67. FESTIVAL DI LOCARNO (2014).

- CANDIDATO AL NASTRO D'ARGENTO 2015 COME MIGLIOR DOCUMENTARIO SUL CINEMA DEL REALE.

- CANDIDATO AL DAVID DI DONATELLO 2015 COME MIGLIOR DOCUMENTARIO DI LUNGOMETRAGGIO.
CRITICA
"La terra nera del Vesuvio, ricca di fosfati e minerali, fertile e odorosa, è la protagonista di 'Sul Vulcano', il film documentario di Gianfranco Pannone (...) che s'interroga sulla montagna che domina Napoli e i suoi dintorni. Un reportage con l'aiuto di suggestioni letterarie (da Malaparte a Lewis e tanti altri, letti e raccontati da voci note come Moscato, Carpentieri, Gifuni), d'immagini d'epoca (ritrovate negli archivi Luce compresa l'ultima eruzione, quella del '44, giusto settant'anni fa, con le truppe americane che si avventurano alle falde) e di testimonianze delle persone che vivono quotidianamente in quel luogo di suprema bellezza e natura rigogliosa, già apprezzato da Spartacus e dai suoi gladiatori ribelli, oggi sede di un parco nazionale assai malandato. Negli ultimi cinquanta anni c'è stata un'eruzione di cemento in quella congestionata zona rossa, il pericoloso territorio che potrebbe venire colpito da un prossimo risveglio del gigante dal cono turchino, un tempo il Miglio d'Oro, una strada statale dove s'aprivano incantevoli ville settecentesche. Oggi un agglomerato di cittadine, da Portici a Boscoreale (in tutto sono ventisette comuni dell'hinterland) con la densità abitativa più alta d'Europa (a dispetto della pericolosità del vulcano addormentato), che Francesco Saverio Nitti definì «la corona di spine che attorniano la città di Napoli e che la soffocano». (...) Per Pannone «l'allarme Vesuvio è un emblema in Italia dell'indifferenza ma anche dell'impotenza della politica nell'affrontare certe emergenze» ma istituzioni e amministrazioni locali sembrano voltassi dall'altra parte. Forse conviene condividere quello che s'auspica Matteo, «spero sempre che la catastrofe sia dolce, che non faccia molti danni anche se è un'utopia»." (Flaviano De Luca, 'Il Manifesto', 18 novembre 2014)