STUPRO

LIPSTICK

USA 1976
Chris McCormick, fotomodella californiana, riceve in casa sua il giovane Gordon Stewart, insegnante di musica di sua sorella Kathie per ascoltare una composizione. Improvvisamente Gordon la aggredisce, la lega al letto e la sodomizza. Chris lo denuncia, si fa il processo, e un abile difensore convince la giuria a favore di Gordon, facendola dubitare dell'onestà di Chris. L'imputato viene assolto e qualche tempo dopo, Gordon violenta anche Kathie: Chris, allora, lo uccide a fucilate.
SCHEDA FILM

Regia: Lamont Johnson

Attori: Margaux Hemingway - Chris Mccormick, Chris Sarandon - Gordon Stuart, Perry King - Steve Edison, Anne Bancroft - Carla Bondi, Robin Gammell - Nathan Cartright, John Bennett Perry - Martin Mccormick, Mariel Hemingway - Kathy Mccormick, Francesco Scavullo - Francesco, Meg Wyllie - Sorella Margaret, Inga Swenson - Sorella Monica, Lauren Jones - Poliziotta, Harry King - Parrucchiere, Bill Burns - Giudice

Soggetto: David Rayfiel

Sceneggiatura: David Rayfiel

Fotografia: Bill Butler

Musiche: Michel Polnareff

Montaggio: Marion Rothman

Scenografia: Robert Luthardt

Costumi: Jodie Lynn Tillen, Donfeld

Durata: 89

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: 35 MM, TECHNICOLOR

Produzione: FREDDIE FIELDS PER DE LAURENTIIS, PARAMOUNT PICTURES

Distribuzione: TITANUS - DOMOVIDEO

NOTE
- IL COSTUMISTA DONFELD NON E' ACCREDITATO NEI TITOLI.
CRITICA
"La frequenza, negli Usa, del reato di violenza carnale; le cause remote del fenomeno, tra le quali le sollecitazioni derivanti da certa pubblicità erotica, conseguenza a sua volta della mercificazione della donna; la difficoltà di ottenere, da giurie sfavorevolmente predisposte, per antichi pregiudizi verso le vittime, la punizione dei colpevoli: sono questi temi di rilevante interesse tirati in ballo dalla truce vicenda. Anziché trarne l'occasione, però, per un serio e costruttivo discorso, sceneggiatore e regista hanno preferito piegarli a giustificazione della vendetta privata, inammissibilmente presentata come una vera e propria restaurazione dell'ordine e della legalità." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 81, 1976)