STAI CON ME
ITALIA - 2003
Chiara e Nanni, due giovani sposi innamorati, hanno due figli gemelli di quattro anni, Emanuele e Daniele. Chiara insegna, mentre Nanni, attore, per ora si adatta a fare l'istruttore di ginnastica, anche se in segreto si sottopone a provini teatrali. Una giovane attrice si invaghisce di Nanni e decide di conquistarlo. Con la scusa di un passaggio in macchina, la ragazza cerca di sedurre l'uomo e Chiara per un caso fortuito scopre il marito e la giovane insieme. Con la perdita della stima e della fiducia, finisce anche la convivenza fra i due sposi, ma poi Chiara si accorge di essere nuovamente incinta...
- Regia:
- Attori: - Chiara, - Nanni, - Massimo, - Margherita, - Rodolfo, - Don Marco, - Irene, - Emanuele, - Daniele
- Soggetto: Livia Giampalmo
- Sceneggiatura: Livia Giampalmo
- Fotografia: Franco Lecca
- Musiche: Paolo Vivaldi
- Montaggio: Carla Merli
- Scenografia: Emita Frigato
- Costumi: Elisabetta Antico
- Effetti: Fabrizio Storaro
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Altri titoli:
STATE ZITTI PER FAVORE
- Durata: 90'
- Colore: C
- Genere: DRAMMATICO
- Specifiche tecniche: 35MM
- Produzione: FILIPPO ASCIONE PER FILAND
- Distribuzione: ISTITUTO LUCE (2004)
- Data uscita 25 Giugno 2004
NOTE
- PRESENTATO AL 5° FESTIVAL DEL CINEMA EUROPEO DI LECCE (2004)
- SUONO: PAOLO VIVALDI.
- SUONO: PAOLO VIVALDI.
CRITICA
"Un uomo e una donna si amano, sono sposati e hanno due figli: un'astronave con alieni blu e verdi che camminano all'indietro e sprizzano fuoco sarebbe meno surreale. 'Stai con me' racconta anche altre cose incredibili: un marito non divorato dalla corsa al successo, una moglie che vive con allegria i disguidi quotidiani. In più, non si tratta di due sfigati: lei è bellissima (Giovanna Mezzogiorno) e lui, se possibile, ancora di più (Adriano Giannini). Cosa sta per succedere di terribile, si è tentati di chiedersi aspettandosi una catastrofe? E, in effetti, è proprio così. Perché Livia Giampalmo ci porta con mano aggraziata in un mondo meno volgare di quello a cui siamo assuefatti: un gioco assai più destabilizzante di quello della solita catastrofe ambientale." (Roberta Bottari, 'Il Messaggero', 25 giugno 2004)