Splice

- Regia:
- Attori: - Clive Nicoli, - Elsa Kast, - Dren, - Gavin Nicoli, - Joan Chorot, - William Barlow, - Melinda Finch
- Soggetto: Vincenzo Natali, Antoinette Terry Bryant
- Sceneggiatura: Vincenzo Natali, Antoinette Terry Bryant, Doug Taylor
- Fotografia: Tetsuo Nagata
- Musiche: Cyrille Aufort
- Montaggio: Michele Conroy
- Scenografia: Todd Cherniawsky
- Arredamento: Liesl Deslauriers
- Costumi: Alex Kavanagh
- Effetti: C.O.R.E. Digital Pictures, K.N.B. Effects Group, BUF, Mac Guff Ligne
- Durata: 104'
- Colore: C
- Genere: FANTASCIENZA, THRILLER
- Produzione: COPPER HEART ENTERTAINMENT, DARK CASTLE ENTERTAINMENT
- Distribuzione: VIDEA-CDE (2010) - DVD E BLU-RAY: VIDEA-CDE (2011)
- Data uscita 13 Agosto 2010
TRAILER
RECENSIONE
Clive (Adrien Brody) ed Elsa (Sarah Polley) sono giovani, carini e occupati: a far (fanta)scientifiche cazzate. Oltrepassando confini etici e steccati legali, combinano Dna umano e animale, partorendo l’acronimo di quel che sono, nerd: Dren (Delphine Chaneac) ha coda da scorpione, zoccoli, ali, viso da Bjork, cranio solcato e appetiti da mangusta.
Frullando Frankenstein, Alien e – prima di Cameron – Na’vi, Vincenzo Natali, già regista dell’interessante Cube, porta sullo schermo un progetto accarezzato per 10 anni e “catalizzato” da Guillermo Del Toro, produttore esecutivo o, meglio, nume tutelare: tra complessi edipici e perversioni sessuali, maternità negata e poi delegata, derive incestuose e approdi luttuosi, Splice – traducibile in giunzione, sutura – sconfessa parte delle (im)morali premesse, ma tiene alta la tensione e, soprattutto, non molla il triangolo lui, lei, l’altra – ma davvero altra – fino alle estreme conseguenze. Niente di nuovo, ok, ma non pochi punti di questa sutura vanno a segno: “il miracolo dell’osceno” fa scena, la creazione del mostro indaga la mostruosità del creato, il determinismo va – letteralmente – a farsi fottere. Comunque, una ferita aperta: e no, non è fantascienza.
NOTE
- LA REVISIONE MINISTERIALE DEL 3 FEBBRAIO 2011 HA ELIMINATO IL DIVIETO AI MINORI DI 14 ANNI.
CRITICA
"Nel repertorio della fantascienza orrorifica, le storie di scienziati che lanciano folli sfide alla natura hanno sempre occupato un posto di riguardo. Chi vuole aggiornare, oggi, il mito di Frankenstein ricorre al tema controverso della genetica: lo fa Vincenzo Natali (il regista del fortunato 'Cube') affrontando un soggetto alla David Cronenberg. (...) Anche se non perfettamente riuscito (alcune piste narrative rimangono irrisolte), li nuovo film del regista canadese è appassionante. Gli effetti speciali sono al servizio dei risvolti psicologici della vicenda, dove giocano il desiderio di essere genitori, le relazioni d'amore, l'ombra dell'incesto; e dove le fasi freudiane e il complesso di Edipo sono sintetizzati nella rapida crescita della creatura. Senza insistere troppo sulle considerazioni etiche e morali, e prima di arrendersi alle convenzioni dell'horror (la parte finale), 'Splice' supera i limiti del genere per esplorare in modo non ovvio i rapporti ambigui, perturbanti e proibiti all'interno di una pur strana famiglia." (Roberto Nepoti, 'Repubblica', 14 agosto 2010)