SPIRITIKA

WITCHBOARD

USA 1985
Durante un party per festeggiare Linda e Jim due giovani innamorati, Brandon, un universitario ex fidanzato di lei, porta con sé una misteriosa tavoletta con alfabeto e numeri: si tratta della "ouija", destinata agli amatori e dilettanti di spiritismo. Brandon e Lisa in coppia evocano così lo spirito di David, un bambino di sette anni, morto anni prima in un incidente. Questo fatto piace assai poco a Jim, tra l'altro gelosissimo di Brandon, con il quale c'era tuttavia stata una amicizia fraterna fin dall'infanzia. La tavoletta di legno resta per caso in casa di Linda, che comincia, questa volta da sola, a cercare la compagnia dello spirito. Da allora hanno inizio non solo cose strane (vibrazioni, oggetti che si muovono) ma fatti luttuosi (nel cantiere edile in cui Jim lavora, un giovanotto suo amico muore schiacciato da un pesante lastrone di marmo, i cui legamenti sono stati recisi da un'ascia). La Polizia sospetta di Jim. Dal canto loro, alcuni sintomi fanno pensare a Linda di essere incinta: non lo è, ma è un fatto che essa muta carattere, diventa irascibili e, infine, è come se fosse posseduta da qualcosa più forte di lei. A parere di Brandon, peraltro non può trattarsi di David, bensì di un démone, certo Malfeitor, un assassino vissuto alla fine del secolo scorso, proprietario della villetta in cui Linda abita attualmente. I casi mortali si susseguono: di Brandon e Jim dedicatisi a ricerche anagrafiche sulla fine della famiglia di David, resta vivo solo il secondo, poiché Brandon resta ucciso con la testa spaccata da un terribile colpo d'ascia. Jim si impone di salvare la donna che ama, ora chiaramente in gravissimo pericolo: corre alla casa di lei, ma con orrore deve constatare che la voce di Linda si è trasformata in quella cavernosa di un essere mostruoso, celato dalle fattezze della ragazza, ormai posseduta in pieno dispiegante una forza omicida. Jim le dà una coltellata per frenarne la furia e poi spara contro la entità malvagia riuscendo a liberarsene.
SCHEDA FILM

Regia: Kevin S. Tenney

Attori: Kathleen Wilhoite - Zarabeth, Stephen Nichols - Brandon, Rose Marie - Sig.Ra Moses, Burke Byrnes - Tenente Dewhurst, Todd Allen - Jim, James W. Quinn - Lloyd, J.P. Luebsen - Malfeitor, Tawny Kitaen - Linda

Soggetto: Kevin S. Tenney

Sceneggiatura: Kevin S. Tenney

Fotografia: Roy H. Wagner

Musiche: Dennis Michael Tenney

Montaggio: Stephen J. Waller, Daniel Duncan

Scenografia: Sarah Burdick

Costumi: Merril Greene

Durata: 97

Colore: C

Genere: HORROR

Specifiche tecniche: NORMALE

Produzione: SAMUEL GOLDWIN COMPANY

Distribuzione: COLUMBIA PICTURES ITALIA (1987) - FUTURAMA, CECCHI GORI HOME VIDEO

CRITICA
"Non abbiamo notizie di Kevin S. Tenney, che ha scritto e diretto il film, né francamente sentiamo il bisogno di saperne più di quanto ci dice 'Spiritika', un'operuccia di serie C dove i tuffi al cuore sono di normale amministrazione come gli ingredienti dell'horror, e l'ironia è affidata soltanto alla figura ben riuscita della medium mattarella vittima del tagliagola. Tutto il resto (caratteri conflitti psicologici fra personaggi, logica dei nessi narrativi, contributo agli studi di metapsichica e paranorrnale) è sacrificato alle micropretese delle platee estive, di quelle a cui basta che in sala ci sia l'aria condizionata." (Giovanni Grazzini, 'Il Corriere della Sera', 26 Agosto 1987)

"Inevitabile pensare a 'L'esorcista', archetipo di tutto un genere i cui stilemi 'Spiritika' puntualmente riprende, senza, tuttavia, perdersi in una sequela di luoghi comuni. Si cerca, insomma, di dire una parola nuova nel campo del cinema più o meno demoniaco, riuscendovi in taluni passaggi, grazie alla regia non convenzionale di Kevin S. Tenney. In questi film terrificanti c'è ben poco da divertirsi. Ma c'è anche moltissima gente che ancora li cerca, anche se non più disperatamente. Comunque, un solenne avvertimento è il titolo della pellicola: 'Spiritika' mette in allarme qualsiasi persona. Abbastanza spaventati anche gli interpreti: Todd Allen, Tawny Kitaen e Stephen Nichols. Non si sono divertiti neanche loro." (Claudio Trionfera, 'Il Tempo', 29 Agosto 1987)

"L'effetto accumulazione (o patchwork per dirla all'americana) sembra ormai inevitabile stilema del cinema horror. 'Spiriritka' ne è ulteriore esempio: scene di possessione ('L'esorcista'), case invase dagli spiriti e medium ('Poltergeist'), famiglie indemoniate ('Rosemary Baby'), colpi di accetta ('Non aprite quella porta') e via dicendo. Il risultato è un prodotto di media fattura, non disdicevole, talvolta intrigante, mai originale. Jim e Linda, solita coppietta di innamorati di provincia va a vivere sotto lo stesso tetto. Durante il party d'inaugurazione della casa, l'ex di lei (Brandon) stupisce l'allegra congrega mettendosi in contatto, tramite un ouija (tabellone alfabetico per sedute spiritiche), con l'entità-David, un ragazzino di dieci anni morto di morte violenta. (...) Scritto e diretto con mano sapiente dal giovane Kevin S. Tenney, talento californiano che ama usare la macchina da presa con aerei movimenti. 'Spiritika' si lascia vedere senza particolari emozioni lasciando allo spettatore l'ameno privilegio di qualche distrazione post-vacanziera." (Fabio Bo, 'Il Messaggero', 24 Agosto 1987)