Singolarità di una ragazza bionda
Singularidades de uma rapariga loura

- Regia:
- Attori: - Macário, - Luísa, - Zio Francisco, - Donna Vilaça, - Donna sul treno, - Pianista, - Vilaça giovane
- Soggetto: Eça de Queiroz - (libro)
- Sceneggiatura: Manoel de Oliveira
- Fotografia: Sabine Lancelin
- Montaggio: Manoel de Oliveira, Catherine Krassovsky
- Scenografia: José Pedro Fenha, Christian Marti
- Costumi: Adelaide Trêpa, Yara Jerónimo
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Altri titoli:
Eccentricities of a Blond Hair Girl
Singularités d'une jeune fille blonde
Die Eigenheiten einer jungen Blondine - Durata: 64'
- Colore: C
- Genere: DRAMMATICO
- Specifiche tecniche: HDCAM, 35 MM (1:1.85)
- Tratto da: libro omonimo di Eça de Queiroz
- Produzione: FILMES DO TEJO II, LES FILMS D'APRES-MIDI, EDDIE SAETA
- Distribuzione: MEDIAPLEX ITALIA (2011)
- Data uscita 2 Settembre 2011
TRAILER
RECENSIONE
Non l’ultimo, ma il penultimo Manoel de Oliveira. Il maestro portoghese compirà 103 anni a dicembre, ma all’aldilà preferisce ancora l’al di qua della camera: Singularidades de uma rapariga loura arriva nelle nostre sale grazie a Mediaplex col titolo fedele Singolarità di una ragazza bionda e ci riporta nei meandri del suo cinema, dove l’amour fou dischiude tutte le possibilità – e impossibilità – della vita, con tenerezza e ironia, amarezza e divertissement. Protagonista è l’abituale Ricardo Trêpa, che in treno racconta a una sconosciuta la sua travagliata storia d’amore: complici i flashback caria De Oliveira, vediamo il Macario impiegato in un negozio di stoffa a Lisbona dove può ammirare la dirimpettaia, una bellissima ragazza bionda di nome Luisa (Catarina Wallenstein). Matrimonio? Lei acconsente, ma tra i due innamorati si mette lo zio e datore di lavoro Francisco: Macário non demorde, lascia il posto e s’imbarca in sfortunati affari finanziari… La coppia scoppia prima di accoppiarsi, il destino è quello crudele di chi troppo vuole nulla stringe, a partire dal denaro per finire con l’amore: Macario vorrebbe far colpo, farà un buco nell’acqua, mentre lo schermo contempla censo ed estrazione, speculazione e tradimenti. E grande cinema “confinato” in un piccolo film, un apologo financo scanzonato di un mostro sacro della settima arte, che gira come se avesse 70 primavere in meno. Ad avercene, e per fortuna uno l’abbiamo. Manoel de Oliveira.
NOTE
CRITICA
"Compirà 103 anni a dicembre, ma il portoghese Manoel de Oliveira non molla: reduce da Berlino 2009, arriva nelle nostre sale con Mediaplex 'Singolarità di una ragazza bionda', riportandoci nei meandri del suo cinema, dove l'amour fou dischiude tutte le possibilità - e impossibilità - della vita. (...) Tra Manzoni e Omero, soprattutto con Pessoa, de Oliveira stringe sull'amore e i suoi nemici: censo, estrazione, speculazione e tradimenti. E ritrova il grande cinema in un piccolo film, che gira come se avesse 70 primavere in meno. Chapeau!" (Federico Pontiggia, 'Il Fatto Quotidiano', 25 agosto 2011)