Safari senza ritorno

Horror Safari

ITALIA 1982
Alla fine della seconda guerra mondiale, tre ufficiali giapponesi nascondono un tesoro in una caverna, nella jungla dell'isola di Luzon, nelle Filippine. Trentacinque anni dopo, un losco avventuriero americano, Rex Larson, organizza una spedizione per recuperare l'oro, avvalendosi dell'aiuto dell'unico ufficiale sopravvissuto dei tre giapponesi, facendosi finanziare da Mr. Jefferson, che lo segue nella spedizione insieme alla figlia, Janis, e a Mark Forrest, un reduce della guerra di Corea esperto della jungla. In realtà, per un'antica rivalità, Forrest e Larsen, sono nemici fra di loro, ma ciò nonostante il viaggio comincia ugualmente. Ben presto cominciano fatti misteriosi: muore un portatore, muore anche Maria, una ex fiamma di Mark, scompare Larsen; alla fine, ad avvicinarsi alla grotta, restano solo Jefferson, sua figlia e Mark. Ma anche Jefferson cade in una trappola e muore; nella grotta, Mark e Janis scopriranno che lo spietato è Larsen, che per avidità vuole restare l'unico padrone dell'oro, ma l'avventuriero, nel tentativo di uccidere i due, muore anch'egli. Mark e Janis, lasciato l'oro nella grotta, torneranno indietro, insieme ed innamorati.
SCHEDA FILM

Regia: Alan Birkinshaw

Attori: Stuart Whitman - Mark Forrest, Edmund Purdom - Rex Larson, Woody Strode - Cal, Laura Gemser - Maria, Glynis Barber - Janicde Jefferson, Harold Sakata - Tobachi, David De Martyn - Douglas Jefferson, Mike Cohen - Capitano della nave, Junix Nocian - Fernando

Soggetto: Bill James, Dick Randall

Sceneggiatura: Alan Birkinshaw, Bill James

Fotografia: Roberto Forges Davanzati

Musiche: Francesco De Masi

Montaggio: Roger Cook

Scenografia: Ruben Arthur Nicdao

Altri titoli:

Invaders of the Lost Gold

Durata: 88

Colore: C

Genere: AVVENTURA

Specifiche tecniche: NORMALE A COLORI

Produzione: SPECTACULAR TRADING

Distribuzione: INDIPENDENTI REGIONALI (1983)

CRITICA
Di horror ce n'è ben poco. In compenso c'è una spedizione di buoni e di cattivi nella jungla filippina alla volta di un tesoro nascosto. Una scemaggine dietro l'altra, senza alcuna pietà per lo spettatore: forse è qua il vero orrore. (Segnocinema).