RUBACUORI

ITALIA 1931
Un maturo direttore di banca si permette, benché ammogliato, frequenti scappatelle, che cerca di mascherare inventando ipotetiche riunioni del consiglio di amministrazione. Una sera, mentre egli corteggia, in un tabarin, la bella amica d'un boxeur tedesco, si spegne improvvisamente la luce. Nel trambusto, che segue, vien rubato alla bella tedesca un monile, che il banchiere, rientrato in casa, troverà nella sua tasca. Ben lieto di avere un pretesto per rinnovare i suoi galanti attacchi, il banchiere, si reca l'indomani in casa della tedesca; ma il dolce colloquio è interrotto dall'arrivo del boxeur. Costretto ad andarsene di corsa, il dongiovanni riporta con sé il gioiello, che va a finire nelle mani della moglie. Questa architetta un piano per mettere in imbarazzo l'ostinato rubacuori, che, dopo varie peripezie, è costretto a dichiararsi vinto. Dopo una vivace discussione, i due coniugi si riconciliano; ma la mattina seguente l'incorreggibile dongiovanni si metterà di nuovo alla ricerca di galanti avventure.
SCHEDA FILM

Regia: Guido Brignone

Attori: Mario Revera, Roberto Pasetti, Giacomo Moschini, Maria Della Lunga Maldarelli, Giorgio Bianchi - Commissario, Alfredo Martinelli - Compli Ce Di Dolly, Mercedes Brignone, Armando Falconi - Giovanni Marchi, Mary Kid - Ilka Bender, Tina Lattanzi - Moglie Del Marchi, Ada Dondini - Madre Di Giovenni, Vasco Creti - Allenatore Sportivo, Grazia Del Rio - Dolly, Egon Stief - Joe Battling, Guido Celano

Soggetto: Gino Rocca, Dino Falconi

Sceneggiatura: Gino Mazzucchi

Fotografia: Massimo Terzano, Ubaldo Arata

Musiche: Felice Montagnini

Scenografia: Gastone Medin

Durata: 67

Colore: B/N

Genere: COMMEDIA

Produzione: CINES

Distribuzione: ANONIMA PITTALUGA METROPOLIS

NOTE
FRA GLI INTERPRETI IL BALLETTO SCHWARZ E EDOARDO BIANCO CON LA SUA ORCHESTRA E IL PUGILE BRUNELLI.
CRITICA
."conviene insitere sull'errore che la Casa romana (la Cines) commette, nel basare la sua produzione su attori del teatro, cantanti o drammatici che siano? (...) non abbiamo nulla da obiettare. "Rubacuori" è divertente, è realizzato benissimo, sia come mise en scène, che come recitazione e come tecnica. Una Casa che fabbrichi in questo modo può affrontare qualsiasi avventura, con sicurezza di riuscita. Ha ormai un suo stile, un suo inconfondibile volto, che la impongono all'attenzione di tutti. Allestire una commedia mondana, con girls e balletti, senza imitare gli americani nè punto nè poco, significa sapere quello che si vuol fare. Il solco è tracciato e la meta infallibile. Avanti! ". (E. Roma, "cinema Illustrazione", n. 15, del 15.04.1931.