Piovono polpette

Cloudy with a Chance of Meatballs

3/5
Divertente omaggio al disaster movie. Con qualche messaggio educativo universalmente apprezzabile

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USA 2009
Improvvisamente, un giorno, al posto di pioggia e grandine in città inizano a piovere delizie alimentari...
SCHEDA FILM

Regia: Phil Lord, Christopher Miller

Soggetto: Judi Barrett - libro, Ron Barrett - libro

Sceneggiatura: Phil Lord, Christopher Miller

Musiche: Mark Mothersbaugh

Effetti: Sony Pictures Imageworks Inc.

Colore: C

Genere: ANIMAZIONE

Tratto da: libro per ragazzi di Judi Barrett e Ron Barrett

Produzione: SONY PICTURES ANIMATION

Distribuzione: SONY PICTURES RELEASING ITALIA (2010)

Data uscita: 2009-12-23

TRAILER
NOTE
- VOCI DELLA VERSIONE ORIGINALE: BILL HADER (FLINT LOCKWOOD), ANNA FARIS (SAM), ANDY SAMBERG (BRENT), TRACY MORGAN (CAL), MR. T (EARL DEVEREAUX), JAMES CAAN, BRUCE CAMPBELL.

- CANDIDATO AL GOLDEN GLOBE 2010 COME MIGLIOR FILM D'ANIMAZIONE.
CRITICA
"L'interesse del film? Non è di natura sociologica (non si tratta tanto di confrontare due ipotesi di sviluppo economico: la ricerca del facile cibo e l'ostinata riproposta della tradizione, cioè hamburger versus sardine) o nel contrasto padre-figlio, che troverà nel finale una possibilità di conciliazione, ma nella ricerca quasi ossessiva delle possibilità del 3D, con quei pupazzi 'nervosissimi'. Essenziale diventa così, a fianco dei registi, la presenza del responsabile degli effetti visivi, Rod Bredow (...). Così gli spettatori, come gli abitanti dell'isola dove vive Flint diventandone l'eroe, hanno l'impressione di essere colpiti dal cibo che arriva dallo schermo in un crescendo e faticano a evitarne i colpi. Una bella impresa, da sconsigliare dopo un lauto pranzo festivo. «Bisognerà che mi metta a dieta», dice nel finale del film il sindaco diventato ciccione." (Francesco Bolzoni , 'Avvenire', 20 dicembre 2009)

"Buffo racconto morale in animazione 3D tratto da un romanzo per bambini, il primo successo della Sony Pictures Animation (in Usa ha incassato quasi 200 milioni di dollari) è opera di due trentenni provenienti dalla sit-com. E lo si sente, nel modo in cui è concepita una galleria di personaggi piuttosto esilaranti. Se i cartoon non ci fanno mancare la morale della favola, quella di 'Piovono polpette' è tra le più evidenti: una critica beffarda al nostro modo di vita, fondato sulla sovrabbondanza dei consumi e sul disprezzo per le ragioni dell'ambiente. Più che di mandare un messaggio ecologista, però, Phil Lord e Christopher Miller si preoccupano di far ridere; e ci riescono bene, grazie a una fantasia grafica molto personale e a un ritmo da commedia demenziale." (Roberto Nepoti, ' La repubblica', 23 dicembre 2009)

"Il cinema d'animazione moltiplica le sue forme e invade gli schermi di Natale, avamposto del passaggio dall'analogico al digitale, prova di uno schermo espanso in terza dimensione. (...) ecco un piccolo e amabile cartoon che si fa largo tra i giganti, 'Piovono polpette', produzione Sony in 3D (...) risposta buffa e morale ai catastrofici da fine di mondo. Il consumo bulico infatti provoca una tempesta di pietanze giganti, un tornado di spaghetti e l'esondazione del deposito di cibo in eccedenza, tanto che l'isola rischia la devastazione, con gli abitanti braccati da banane come siluri e gelati come montagne. Ispirato alle tavole di Miroslav Sasek, il grande disegnatore praghese dal tocco naif, il cartoon da commedia leggera si trasforma in una avventura ipercinetica (...). I due registi, molto premiati, vengono dalla produzione televisiva, creatori per la Disney di serie animate e di sitcom." (Mariuccia Ciotta, 'Il Manifesto', 23 dicembre 2009)

"L'effetto 3D è suggestivo per una storia che prevede intense, inattese precipitazioni alimentari provocata da una macchina che dovrebbe risolvere i problemi della fame. Ma certi panini sono un problema quasi altrettanto grave, almeno per chi vive di quelli. Lo spunto regge per mezz'ora, il film dura il triplo. Per tenersi svegli, gli accompagnatori dei bambini possono stupirsi, se il cinema è attrezzato, con l'effetto 3D." (Maurizio Cabona, 'Il Giornale', 24 dicembre 2009)