Pepe Carvalho

ITALIA 1999
La serie, frutto di una coproduzione italo-franco-spagnola comprende sei episodi, girati rispettivamente due in Italia,"Il centravanti è stato assassinato verso sera" e "Alla ricerca di Sherazade" diretti da Franco Giraldi, due in Spagna, "Il fratellino" e "Come eravamo" diretti da Enrique Urbizu, due in Francia, "La solitudine del manager" per la regia di Merzack Allauche e "Storia di famiglia" per la regia di Emmanuelle Cuau.
Pepe Carvalho - come è ben noto ai lettori di Montalban - è un "detective privado" spagnolo, ironico e disincantato, che affronta le indagini non solo per scoprire il colpevole, ma con la curiosità di decifrare il mondo attorno a lui.
SCHEDA FILM

Regia: Franco Giraldi

Attori: Juanjo Puigcorbé - Pepe Carvalho, Valeria Marini - Charo, Manuela Arcuri - Marisol Mercader, Lluís Marco - Ispettore Contreras, Jean Benguigui - Biscuter, Walter Vidarte - Bromuro, Tomaso Thellung - Alberto Palacin, Duccio Giordano - Pedro Rabal, Pino Ammendola - Avvocato Morandi, Alessio Boni - Mauro Dejana, Frances Nacman - Kathyna Groetz, Jack Sender - John Cromford, Néstor Garay - Las Heras

Sceneggiatura: Pedro Molina - collaborazione, Graziano Diana, Franco Giraldi - collaborazione

Fotografia: Alfio Contini

Musiche: Maurizio Abeni

Montaggio: Antonio Siciliano

Scenografia: Marco Canevari

Costumi: Marian Maruccia

Colore: C

Genere: MINISERIE TV GIALLO COMMEDIA

Tratto da: dai libri di Manuel Vazques Montalban

Produzione: RAIUNO

NOTE
- 6 PUNTATE DA 90' CIASCUNA TRASMESSA DA RAIUNO.
CRITICA
"Da Montalban non è stato ricavato niente che abbia a che fare con l'investigatore Pepe Carvaho, con l'atmosfera dei libri, con quella Spagna barocca e decadente e risorgente che lo scrittore descrive. Chi non ha letto Montalban si trova di fronte ad un film tv annacquato, di colori e fissità tedesca, senza ritmo, senza nerbo e uguale a tanti altri. Chi ha letto Montalban, trova un protagonista, sia pure catalano, che caso mai ricorda Derrick e nulla ha del colto, eccentrico, anarchico, ex comunista, ex agente della Cia, gran gourmet, cinico ma anche sentimentalmente delicato, investigatore letterario. Pare che Montalban sia contento di questi gialli tv: dice che "tradurre è anche tradire". Contento lui, scontenti gli altri. Che hanno risposto nell'unico modo televisivamente possibile: cambiando canale." (Alessandra Comazzi, "La Stampa" 5 giugno 1999)