PATSY CLINE

DOING TIME FOR PATSY CLINE

AUSTRALIA 1997
Cantautore diciottenne, Ralph sogna di andare a Nashville e diventare un famoso cantante country. Un giorno, presa la chitarra, lascia i genitori, la casa sperduta nella campagna australiana, arriva fin dove può con l'autobus e poi si mette a fare l'autostop per raggiungere l'aeroporto. La prima macchina a fermarsi è una jaguar con a bordo Boyd e la sua ragazza Patsy. Ralph sale, ma rimane intimidito dall'irruenza di Boyd, che dice di odiare la musica country e sembra un po' matto. E' invece catturato dalla bellezza di Patsy e subito sente una forte attrazione. Fermatisi in un motel, durante la notte Patsy, andata da Ralph per parlare, si addormenta nel suo letto. La mattina Boyd, minacciandoli con una pistola, li costringe ad una fuga precipitosa. La polizia li insegue, Boyd si libera di pasticche di droga. Patsy fugge ma i due vengono bloccati e finiscono dentro. Ralph si dichiara innocente ma la polizia non gli crede. In prigione allora si mette a suonare con un gruppo di carcerati che si dilettano di musica country. Intanto Ralph sogna di essere a Las Vegas e di esibirsi in concerto accanto a Patsy, poi pensa che vorrebbe liberarsi di Boyd. Patsy li va a trovare in prigione e dice di essere gravemente malata. Ralph allora si dichiara colpevole per permettere a Boyd di uscire e aiutare Patsy a guarire. Ralph sconta la pena. Quando esce dal carcere, torna a casa, ma intanto ha trovato l'ispirazione per scrivere una bella canzone su una ragazza dai capelli rossi e dagli occhi verdi.
SCHEDA FILM

Regia: Chris Kennedy

Attori: Jeff Truman - Warren, Wayne Pygram - Geoff Spinks, Tom Long - Brad Goodall, Frank Whitten - Watson, Betty Bobbitt, Gus Mercurio - Tyrone, Roy Billing - Papa', Matt Day - Ralph, Tony Barry - Dwayne, Kiri Paramore - Ken, Lawrence Coy - Alfie, Annie Byron - Mamma, Richard Roxburgh - Boyd, Miranda Otto - Patsy

Soggetto: Chris Kennedy

Sceneggiatura: Chris Kennedy

Fotografia: Andrew Lesnie

Musiche: Peter Best

Montaggio: Ken Sallows

Scenografia: Roger Ford

Costumi: Louise Wakefield

Durata: 95

Colore: C

Genere: MUSICALE COMMEDIA

Produzione: JOHN WINTER PER OILRAG PRODUCTION

Distribuzione: LUCKY RED (1998) - LUCKY RED HOME VIDEO

NOTE
REVISIONE MINISTERO AGOSTO 1998.
CRITICA
"Il film non sarebbe la piacevole sorpresa che è se non avesse gli interpreti che allinea: Matt Day ha l'ingenuità e la ostinazione dei veri innocenti, Roxburgh sfoggia la febbrile energia di Tim Roth ma è più spiritoso, Miranda Otto è l'incarnazione della grazia venata di fragilità. Quanto ai curatori dell'edizione italiana: non sarebbe una buona idea - qui e in generale - mettere i sottotitoli alle canzoni cantate nei film, soprattutto in un film che di musica vive? Forse le parole delle canzoni non sono proprio scelte a caso...." (Irene Bignardi, 'la Repubblica', 31 agosto 1998)

"Non ne garantisce il successo la splendida colonna sonora, poiché il country raccoglie in Italia pochi estimatori, né la capacità di suggestione che le ballate, intese come tipo di racconto, esercitano sul pubblico. Eppure la storia e i personaggi di 'Patsy Cline' offrono una rara dimostrazione di cinema capace di far vibrare con dolcezza e composta malinconia la corda dei sentimenti, capace persino d'indicare la strada perduta dell'ottimismo. Scritto e diretto da Chris Kennedy, regista molto accreditato in Australia al pari dei suoi collaboratori, il film prende il titolo dalla leggendaria cantante country, già interpretata sullo schermo da Jessica Lange." (Alfredo Boccioletti, 'Il Resto del Carlino', 30 agosto 1998)

"L'elemento centrale di 'Patsy Cline' è naturalmente la colonna sonora: canzoni country di Patsy Cline o di Emmylou Haihs, una canzone originale molto struggente ed efficace, 'Dead Red Roses', composta da Peter Best. I film musicali risultano quasi sempre, chissà perché, brutti, goffi, tediosi: non è il caso di 'Patsy Cline', meno elementare dei vecchi film di Elvis Presley o di Gianni Morandi, ma dotato d'altrettanta ingenua freschezza e ricco di fascino per chi ama il country. Un merito speciale va pure alla protagonista femminile Miranda Otto, seducente, brava, e vestita come Marilyn Monroe ne 'Gli sfasati' di John Huston, 1961." (Lietta Tornabuoni, 'L'Espresso', 27 agosto 1998)