Patria

3/5
Crisi industriale, Belpaese e altre storie. Alle Giornate la docufiction di Farina: intenti nobili e qualche dubbio

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ITALIA 2014
La fabbrica chiude e licenzia, l'ennesima nel torinese. Addio posto di lavoro, addio identità, addio certezze. Salvatore Brogna, operaio, si arrampica sulla torre della fabbrica, per protesta o forse solo per rabbia cieca, minacciando di buttarsi giù. Giorgio, operaio rappresentante sindacale, di carattere e fede politica del tutto opposto, arriva per salvarlo dalla caduta. Il terzo, ipovedente e autistico, custode assunto come categoria protetta, si aggiunge scalando eroicamente la torre per fare loro compagnia. Nell'arco di una notte, abbandonati da tutti, nella disperata attesa che arrivi qualche giornalista, questi tre punti di vista così diversi sul mondo ripercorrono gli ultimi trent'anni della vita del Paese, gli anni che li hanno portati su quella torre pericolosa. Anni di occasioni sprecate, di speranze tradite, di crimini e stragi, di ribaltoni e giochi di potere. Li rivediamo anche noi questi anni attraverso il montaggio del materiale d'archivio e, come contraltare di questa danza perversa degli eventi, quasi a rimarcarne l'assurdità, rimane il semplice buon senso di tre uomini senza alcun potere, appesi in cima ad una torre, che aspettano qualcuno, chiunque, mentre senza accorgersene costruiscono un'amicizia.
SCHEDA FILM

Regia: Felice Farina

Attori: Francesco Pannofino - Salvo, Roberto Citran - Giorgio, Carlo Giuseppe Gabardini - Luca

Soggetto: Enrico Deaglio - libro, Beba Slijepcevic, Felice Farina

Sceneggiatura: Beba Slijepcevic, Luca D'Ascanio, Felice Farina

Fotografia: Roberto Cimatti

Musiche: Valerio Camporini Faggioni

Montaggio: Esmeralda Calabria

Scenografia: Nino Formica

Costumi: Antonella Balsamo

Suono: Maricetta Lombardo

Durata: 87

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: 5K RAW R3D, 2K, DCP (1:2.35)

Tratto da: ispirato al libro omonimo di Enrico Deaglio (ed. Il Saggiatore)

Produzione: FELICE FARINA, EDOARDO RUMOLO PER NINA FILM

Distribuzione: ISTITUTO LUCE-CINECITTÀ (2015)

Data uscita: 2015-02-26

TRAILER
NOTE
- REALIZZATO CON IL CONTRIBUTO DEL MIBACT-DIREZIONE GENERALE PER IL CINEMA E CON IL SOSTEGNO DI FILM COMMISSION TORINO PIEMONTE.

- INTERVENTI IN ANIMAZIONE: GIUSEPPE RAGAZZINI.

- MATERIALI D'ARCHIVIO: RAI TECHE, AAMOD ARCHIVIO AUDIOVISIVO DEL MOVIMENTO OPERAIO, ARCHIVIO LOHE FIAT PIETRO PEROW, ARCHIVIO NAZIONALE CINEMA D'IMPRESA, CRICD FILMOTECA REGIONALE SICILIANA, TELESUD TRAPANI, FERROVIE DELLO STATO ITALIANE SPA, GUARDIA DI FINANZA, PAOLO MICAI, LUIGI PEROLLO, LEONARDO TIBERI, RADIO RADICALE, REPUBBLICA TV.

- SELEZIONATO ALL'11. EDIZIONE DELLE 'GIORNATE DEGLI AUTORI' (VENEZIA 2014).
CRITICA
"(...) uno dei film italiani più appassionati e significativi visti l'anno scorso a Venezia (alle Giornate). Ma quei tre personaggi così diversi, uniti da un identico destino, esprimono anche un'ossessione molto italiana: la memoria. Il sospetto che non ci abbiano detto tutto. La sensazione, se non la certezza, che la nostra 'storia ufficiale' sia costellata di buchi. Ma che si possano ritrovare le tracce cancellate interrogando le migliaia di ore di immagini custodite dai nostri archivi. (...) 'Patria' va oltre: sulla memoria imbastisce un racconto. Anche se Farina non gioca al regista-detective, che risolve il caso sbrogliando la matassa. Dunque usa quelle immagini come una tela di fondo, un incubo collettivo, un ronzio che annebbia e disturba. A contrasto con tre personaggi invece molto emblematici." (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 2 marzo 2015)

"Lotta di classe con sbadigli. (...) Un appassionato e demagogico dramma sociale, che scava nella disperazione e nella rabbia di chi sta per perdere il lavoro. (...) Pannofino è più a suo agio nello spot di Italo." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 5 marzo 2015)

"Film coraggioso ma manicheo, col pilota automatico civile che parte ma resta impantanato negli opposti estremismi psico caratteriali da ripresa esterna di Santoro. Al cinema temiamo possa non avere pubblico nonostante Pannofino e Citran ce la mettano tutta." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 26 febbraio 2015)

"Grazie alla sicura regia di Farina, un ossessivo Pannofino spacca lo schermo e anche il pacato Citran regge bene la parte; peccato che i numerosi e talvolta tristemente celebri spezzoni documentaristici tendano a rubare la scena a tutto e tutti e alla fine, fatalmente, a imporre Deaglio come deus ex machina debordante." (Valerio Caprara, 'Il Mattino', 26 febbraio 2015)

"(...) occasione di una giustapposizione di parecchio materiale d'archivio del Luce, su un'Italia 'lavoratrice' che c'era e non c'è più. Nel complesso si tratta di un'occasione mancata, peccato." (Anna Maria Pasetti, 'Il Fatto Quotidiano', 26 febbraio 2015)

"Trent'anni di immagini, dalla fine dei 70 alla fine del 2000, scorrono sul grande schermo - reali, spezzoni di interviste e di tg - mano a mano che i tre uomini si parlano. Ieri e oggi, le radici del presente, una storia sola tutta negli occhi di chi aspetta il giorno in cima a quella torre. 'Patria' (...) è effettivamente ispirato alla monumentale opera di Deaglio, 900 pagine di cronache indimenticabili e dimenticate, pubblicato nel 2009 dal Saggiatore. Del libro resta nel film l'ossatura, la volontà di tenere teso il filo dei ricordi che fioriscono uno dall'altro in un racconto conseguente e ininterrotto. (...) II finale è bellissimo, struggente. II film di Felice Farina, sostenuto dal montaggio intelligente e febbrile di Esmeralda Calabria, è potente, duro, ironico. È bello. Il repertorio magnifico, gli attori sempre a tono, la fotografia di Torino chirurgica, i dialoghi capaci di suscitare il sorriso. Che poi per quanto dura possa essere la storia che si vive se ci si trova in tre - anche su una torre, anche di notte - allora non si è soli. E quando non si è soli ogni cosa può trovare la sua strada e ripartire." (Concita De Gregorio, 'La Repubblica', 20 febbraio 2015)