ParaNorman

4/5
Quando vecchie tradizioni e nuove tecniche generano mostri... L'animazione stop-motion della LAIKA è da applausi

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USA 2012
Norman Babcock è un 11enne incompreso e solitario che vive nella città di Blithe Hollow - sede 300 anni prima di una famosa caccia alle streghe - e che passa le sue giornate a guardare film horror e studiare i fantasmi; la sua amata nonna, infatti, gli ha lasciato una speciale eredità: la capacità di vedere e di parlare con i morti. Quando la sua piccola città verrà assediata dagli zombie a causa dell'antica maledizione di una vecchia strega, Norman cercherà di aiutare i suoi concittadini grazie al suo 'superpotere'...
SCHEDA FILM

Regia: Sam Fell, Chris Butler

Sceneggiatura: Chris Butler

Fotografia: Tristan Oliver

Musiche: Jon Brion

Montaggio: Christopher Murrie

Scenografia: Nelson Lowry

Costumi: Deborah Cook

Durata: 93

Colore: C

Genere: ANIMAZIONE AVVENTURA FANTASY

Specifiche tecniche: 3D

Produzione: LAIKA ENTERTAINMENT

Distribuzione: UNIVERSAL PICTURES INTERNATIONAL ITALY - DVD E BLU-RAY: UNIVERSAL PICTURES HOME ENTERTAINMENT (2013)

Data uscita: 2012-10-11

TRAILER
NOTE
- VOCI DELLA VERSIONE ORIGINALE: KODI SMIT-MCPHEE (NORMAN), TUCKER ALBRIZZI (NEIL), ANNA KENDRICK (COURTNEY), CASEY AFFLECK (MITCH), CHRISTOPHER MINTZ-PLASSE (ALVIN), LESLIE MANN (SANDRA BABCOCK), JEFF GARLIN (PERRY BABCOCK), ELAINE STRITCH (NONNA), BERNARD HILL (GIUDICE), JODELLE FERLAND (AGGIE), TEMPESTT BLEDSOE (SCERIFFO HOOPER), ALEX BORSTEIN (SIGNORA HENSCHER), JOHN GOODMAN (SIGNOR PRENDERGHAST), HANNAH NOYES (SALMA).

- CANDIDATO ALL'OSCAR 2013 COME MIGLIOR FILM D'ANIMAZIONE.
CRITICA
"Il secondo film (dopo il memorabile 'Coraline') dello studio Laika, fatto con tecniche miste di animazione stop-motion e 3D, è una fiaba gotica che non si addice ai piccolissimi (potrebbe spaventare i più sensibili), però vale più dei 'Madagascar' e delle 'Ere glaciali' regolarmente in testa alle classifiche. Magari la parabola sulla diversità (gli zombi sono 'diversi' molto più umani degli abitanti della cittadina) non suona troppo nuova; però il modo in cui il film la racconta, soprattutto nella parte finale, è poetico e anche commovente." (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 11 ottobre 2012)

"Un sesto senso in stop motion (...) . Diretto da Chris Butler, alla maniera di Burton ma senza il suo copyright, l'horror in 3D è un mix di citazioni e spaventi di plastilina con un messaggino di tolleranza che ormai non si nega a nessuno. Non solo Norman sarà eroe, ma il film si chiude su una battuta proprio fuori posto da gay pride." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 11 ottobre 2012)

"Notevole esemplare del filone quanto-sono-simpatici-i-mostri (fra poco arriva anche 'Hotel Transylvania') iniziato dal Burton di 'Nightmare Before Christmas', 'ParaNorman' è un esuberante stop-motion mischiato a digitale (le espressioni facciali sono computerizzate) ricco di amore per le sgangherate avventure tragicomiche anni '80 ('Goonies' e 'Ghostbusters' su tutti), la mitologia dell'horror nordamericano (da 'Halloween' a 'Venerdì 13', passando per 'La casa' di Raimi e gli zombi di Romero) e uno humour imprevedibile e provocatorio (...). Si tratta di un'arguta parabola contro il perbenismo borghese degli adulti che genera mostri. Quelli veri." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 11 ottobre 2012)

"Peccato (...) che 'ParaNorman', cartoon 3D di Chris Butler e Sam Fell, cinematograficamente assai interessante, sia troppo spaventoso per i bambini piccoli. (...) Per non parlare di uno dei personaggi del film che si dichiara gay, una caduta di stile del film." (Alessandra De Luca, 'Avvenire', 11 ottobre 2012)

"Dopo l'ottimo 'Coraline e la porta magica' ci si aspettava qualcosa di più dalla Laika. Non che questo 'ParaNorman' sia deludente ma di certo non così innovativo come il precedente. La storia del ragazzino che parla con i morti e viene emarginato, salvo poi diventare eroe quando lo spirito di una ragazzina minaccerà il paese, non ha colpi ad effetto. Più per un pubblico preadolescente che per bambini piccoli che potrebbero spaventarsi in alcune scene. Con tanto di primo outing nel mondo dei cartoon." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 11 ottobre 2012)