PARANOIA

ITALIA 1970
Convalescente per un grave incidente automobilistico, Hélène accetta l'invito del suo ex-marito, Maurice, a trascorrere qualche giorno di vacanza a Palma di Maiorca. Una volta lì, apprende che l'uomo s'è risposato con una donna americana molto ricca, Costance, e scopre che a invitarla è stata costei, che desidera il suo aiuto per eliminare il consorte. Durante una gita in barca, favorevole allo scopo, Hélène non ha il coraggio di colpire Maurice: tenta di farlo Costance ma l'uomo, più svelto, la uccide; quindi aiutato da Hélène ne getta il cadavere in mare, simulando un incidente. Mentre la polizia sembra convinta che si sia trattata di una disgrazia, la diciottenne figlia di Costance, Susan, mostra apertamente di sospettare la verità. Casualmente, Hélène scopre che Maurice ha una relazione con Susan e comprende la ragione per cui Costance aveva deciso di ucciderlo; ma i due ex amanti, attuando un piano diabolico, riescono a sbarazzarsi di lei. Tuttavia, il loro non sarà un delitto perfetto, poiché verranno smascherati dall'improvviso ritrovamento del corpo di Costance.
SCHEDA FILM

Regia: Umberto Lenzi

Attori: Carroll Baker - Helene, Manuel Diaz Velasco - Miguel, Hugo Blanco, Calisto Calisti, Marina Coffa - Susan, Alberto Dalbés - Dottor Webb, Luis Dávila - Albert Duchamps, Anna Proclemer - Constance, Rossana Rovere, Jean Sorel - Maurice, Jacques Stany - James, Lisa Halvorsen

Soggetto: Marcello Coscia, Rafael Romero Marchent

Sceneggiatura: Marie Claire Solleville, Bruno Di Geronimo, Marcello Coscia, Rafael Romero Marchent

Fotografia: Guglielmo Mancori

Musiche: Gregorio Garcia Segura

Montaggio: Enzo Alabiso, Antonio Ramírez de Loaysa

Scenografia: Wolfgang Burmann

Altri titoli:

UNA DROGA ILAMADA HELEN

Durata: 94

Colore: C

Genere: GIALLO

Specifiche tecniche: CINEMASCOPE TECHNICOLOR

Produzione: TRITONE FILMINDUSTRIA; MEDUSA DISTRIBUZIONE(ROMA); PRODUCCIONES D.I.A. (MADRID)

Distribuzione: MEDUSA

NOTE
MUSICHE DIRETTE DA: PIERO UMILIANI. - TITOLO IN SPAGNA "UNA DROGA ILAMADA HELEN".
CRITICA
Un giallo realizzato con un certo mestiere, ma che unisce all'artificiosità degli sviluppi narrativi l'assoluta mancanza di un qualsiasi approfondimento psicologico dei personaggi, ridotti a semplici marionette di un meccanismo che mira soltanto ad accumulare colpi di scena. (Segnalazioni Cinematografiche).