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3.5/5
Amatevi e filmatevi: il comandamento cine-sentimentale di Antonietta De Lillo, un film partecipato al TFF33

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ITALIA 2015
Film partecipato ideato e curato da Antonietta De Lillo, attraverso frammenti di materiali diversi - documentari, inchieste, animazione, immagini di attualità e di repertorio - compone un ritratto dell'amore ai nostri tempi. L'amore nella sua accezione più ampia, non solo come rapporto di coppia ma anche come amore filiale, solidarietà verso il prossimo, come opportunità di reimparare a guardare al di là di noi stessi, dei nostri egoismi e delle nostre paure. E ci conferma che, in una società che sembra sempre più improntata su modelli di cinismo e individualismo, l'amore è ancora la più potente energia che ci muove e spesso il migliore antidoto alla nostra solitudine.
Hanno partecipato con i loro documentari: Antonio Aragona; Yuki Bagnardi ("Solo da tre giorni"); Gabriele Camelo ("L'amore a piazza vittorio"); Loredana Conte; Marta Corradi ("Di amore in amore"); Antonietta De Lillo ("Let's Go"); Maria Di Razza ("Forbici"); Nunzia Esposito ("Love Casting"); Agostino Ferrente ("Love Notes"); Federica Iacobelli; Teresa Iaropoli ("Passo a due", "Solo da tre giorni"); Ilaria Jovine ("Almas en juego"); Fabiomassimo Lozzi ("L'amore è una scarpa comoda"); Pasquale Marino ("Bella"); Paolo Marzoni; Tebana Masoni ("Tragedia dell'estate"); Aglaia Mora; Elena Morando ("La solidità delle cose fragili"); Luca Musella; Bartolomeo Pampaloni ("Lucas & Karolina"); Margherita Pescetti ("Passo a due"); Cristina Pignalosa; Giovanni Piperno ("Love Notes"); Marco Simon Puccioni ("Prima di tutto - My Jouney To Meet You"); Helena Rizzo; Fabiana Sargentini ("A tutti i costi"); Greta Scicchitano ("Amare a 20anni"); Alessandro Tamburini ("Amore necessario", "Mai senza"); Erika Tasini ("La prova"); Ciro Zecca ("Mai senza"); Cristian Ferrao, Alessio Gonnella, Luca Longarini, Eugenio Persico, Giacomo Ravesi, Margherita Sarti ("L'amore è un noceto").
SCHEDA FILM

Regia: Antonietta De Lillo

Soggetto: Antonietta De Lillo - idea

Montaggio: Pietro D'Onofrio, Giogiò Franchini - partecipazione

Effetti: Vincenzo Marinese, TTPixel Studio

Suono: Dario Calvari - montaggio

Durata: 85

Colore: C

Genere: DOCUMENTARIO

Specifiche tecniche: HD (16:9)

Produzione: ALICE MARIANI, CRISTINA PIGNALOSA, ANTONIETTA DE LILLO PER MARECHIAROFILM

Distribuzione: MARECHIARO (2016)

Data uscita: 2016-05-19

NOTE
- REALIZZATO IN COLLABORAZIONE CON ARCHIVIO AUDIOVISIVO DEL MOVIMENTO OPERAIO D DEMOCRATICO; CON LA PARTECIPAZIONE DI BRONX FILM; CON IL SOSTEGNO DELLA REGIONE LAZIO-FONDO REGIONALE PER IL CINEMA E L'AUDIOVISIVO.

- COORDINAMENTO ARTISTICO: MARIA DI RAZZA, MARCELLO GAROFALO, BETTA LODOLI, AGLAIA MORA, ANNA MARIA PASETTI, ANTONIO PEZZUTO, GIOVANNI PIPERNO.

- REDAZIONE: RENATO LAMBIASE, ALICE MARIANI, CRISTINA PIGNALOSA, EUGENIA RODELLA, FILOMENA VIAFORA.

- PROGETTO PARTECIPATO REALIZZATO IN COLLABORAZIONE CON: CANTIERE DELLE STORIE DEL PREMIO SOLINAS, CASA DEL CINEMA, LA 27ESIMAORA DI IL CORRIERE DELLA SERA, MATRIMOVIE, MOLISECINEMA, MYMOVIES, SULMONACINEMA, ZOOPPA.

- PRESENTATO AL 33. TORINO FILM FESTIVAL (2015) NELLA SEZIONE 'FESTA MOBILE'.
CRITICA
dalle note di regia: "Il film partecipato nasce dal desiderio di trovare nuove forme di linguaggio per raccontare la realtà attraverso una molteplicità di storie e di sguardi. Partendo da un tema comune l'intento è di realizzare un film documentario di remix basato sulla condivisione e sullo sfruttamento di quella forma di partecipazione peculiare della rete nota come crowdsourcing. (...) La particolarità del progetto di marechiarofilm rispetto alle altre forme di film crowdsourced è quella di valorizzare l'individualità dei singoli contributi inviati o realizzati dagli autori partecipanti, che possono avere vita e diffusione autonoma. Il film partecipato è un'operazione di remix che crea una narrazione completamente nuova a partire dai frammenti dei materiali raccolti, sperimentando le potenzialità creative e produttive del found footage ancora quasi del tutto inesplorato in Italia."

"Pur nella brevità e nella varietà delle risposte (questa è la ricchezza) su famiglia e figli, etero e omo, gelosia, passioni, diritti della comunità Lgbt, matrimoni e divorzi, il film riesce pur confusamente a sussurrare vere dolorose storie che stanno dietro parole e sguardi più o meno conformisti (...). Bilancio sociale niente male." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 19 maggio 2016)