NON VOGLIAMO MORIRE

ITALIA 1953
La vicenda s'inizia in un'isola dell'Africa orientale: Louis e Carter, che hanno compiuto un furto di perle, mentre procedono alla spartizione del bottino vengono a diverbio. Louis spara contro il socio e credono di averlo ucciso, s'impadronisce delle perle e fugge. Egli s'accorda col capitano di un battello a motore, il quale promette di portarlo ad un sicuro porto. S'imbarca con lui la sua amante, Mary: il timoniere negro John e il giovane Tony costituiscono l'equipaggio. Dopo alcuni giorni di navigazione, un guasto al motore costringe il vecchio capitano a gettar l'ancora nei pressi di un'isola. Egli si propone di riparare il guasto e ripartire il giorno appresso; ma durante la notte, si spezza il cavo d'ormeggio e il battello, trasportato dalla corrente, prende il largo. Al mattino la nave dista già parecchie miglia dall'isola; il motore viene riparato, ma, esaurito il carburante, il battello è in balìa delle correnti. La situazione si fa tragica: Mary, allo stremo delle forze, vien colta da un accesso di follia e si getta in mare. John la riporta a bordo; ma egli stesso è ammazzato dei pescecani. Mary muore poco dopo, seguita da Louis, che, prima di morire, implora il perdono di Dio. Tony avvista una nave: il capitano, che aveva messo da parte cinque litri di carburante, fa mettere in moto il motore, quindi spira.
SCHEDA FILM

Regia: Oreste Palella

Attori: Nora Orlandi, Armando Guarneri, Jole Assan, Roberto Paoletti, Gino Scotti, Andrea Aureli, Gian Wangtel, Aurora de Alba - Maria, Ballerina, Umberto Spadaro - Capitano Del Battello, Alfredo Varelli - Louis, Folco Lulli - Carter, John Kitzmiller - John, Il Timoniere, Paolo Benny - Toni, Il Mozzo, Gianni Cavalieri, Eugenio Galadini, Renato Lupi - Kim

Soggetto: Oreste Palella

Sceneggiatura: Oreste Palella, Mino Doletti, Roberto Gianviti

Fotografia: Alfredo Lupo

Musiche: Nora Orlandi

Scenografia: Sergio Baldacchini, Pier Luigi Arri

Durata: 90

Genere: DRAMMATICO

Produzione: ZANCLE FILM

Distribuzione: REGIONALE

CRITICA
"Il film ricorda, per il soggetto, "I prigionieri dell'oceano" di Hitchcock; ma la regia e recitazione non sono tali da renderlo avvincente". (Anonimo, "Segnalazioni Cinematografiche", Vol. XXXV del 1954".