NOI SIAMO DUE EVASI

Camillo Gorini, dopo aver rotto il fidanzamento con Isabella, nipote della baronessa Holz, direttrice della società di Assicurazioni "Baviera", presso la quale è occupato, si reca col collega Bernardo Cesarotti in un locale notturno. Qui i due sono coinvolti in una strana avventura, della quale è protagonista la ballerina Odette. Costei fa parte di una banda, i cui due capi sono momentaneamente in galera; ora accade che Camillo e Bernardo sono portati in prigione per sostituire i due capibanda, che vengono liberati. In seguito a straordinarie circostanze i due malcapitati riescono a fuggire dalla prigione; ma vanno incontro ad una serie di strane situazioni, che li costringono dapprima a travestirsi da donne per sottrarsi alle ire di un marito geloso, ad apparire poi in assetto da podisti, ed infine a trasformarsi in pseudoreligiosi vestendo tonache da frati. Così travestiti si recano nella sede della Società di Assicurazioni, con il proposito di forzare la cassaforte per toglierne i denari necessari a pagare un avvocato, il quale metta in chiaro che sono stati imprigionati benché innocenti. Ma non trovano i denari e vanno a finire in una villa che è il quartier generale della banda: Qui Odette riesce a liberare due guardie, che erano state imprigionate per permettere l'evasione dei due capi, e questi vengono finalmente consegnati alla polizia. Ormai tutto rientra nella normalità; Camillo potrà sposare la sua fidanzata Isabella, Odette sposerà una delle guardie della quale s'è innamorata, essendone corrisposta, e Bernardo continuerà la sua vita di scapolo impenitente.