Nessuna notizia da Dio

Sin noticias de Dios

SPAGNA 2001
Negli ultimi dieci anni il numero di anime ammesse in Paradiso è stato praticamente nullo e i dirigenti sono molto preoccupati, mentre all'Inferno la valanga di nuovi clienti comincia a creare problemi di spazio: sembra quindi che l'eterna battaglia fra Bene e Male venga vinta da quest'ultimo. Quando i dirigenti del Paradiso ricevono la preghiera della madre di Many Chaves di salvare l'anima del figlio, si aggrappano a quest'ultima opportunità e mandano Lola Nevado, il loro migliore angelo, mentre dall'Inferno viene mandata Carmen Ramos diavolo esperto, per contrastare le azioni di Lola. Le due si contendono l'anima del povero Many, ex pugile dal passato turbolento, ma la missione si rivela più complicata del previsto.
SCHEDA FILM

Regia: Agustín Díaz Yanes

Attori: Penélope Cruz - Carmen Ramos, Victoria Abril - Lola Nevado, Demián Bichir - Many Chaves, Fanny Ardant - Marina D'Angelo, Gael García Bernal - Davenport, Juan Echanove - Direttore Del Supermarket, Emilio Gutiérrez Caba - Capo Della Polizia, Cristina Marcos - Ufficiale Di Polizia, Luis Tosar - Ufficiale Di Polizia, Bruno Bichir - Eduardo, Elena Anya - Pili, Elsa Pataky, Vicenta N'Dongo, Gemma Jones - Nancy, Peter McDonald - Henry, Alicia Sanchez

Sceneggiatura: Agustín Díaz Yanes

Fotografia: Paco Femenía

Musiche: Bernardo Bonezzi

Montaggio: José Salcedo

Scenografia: Javier Fernández

Costumi: Sonia Grande

Altri titoli:

WITHOUT NEWS OF GOD

NO NEWS FROM GOD

Durata: 96

Colore: B/N-C

Genere: COMMEDIA

Produzione: TORNASOL FILMS S.A.

Distribuzione: LUCKY RED

CRITICA
"'Nessuna notizia da Dio' è una pellicola perennemente in bilico: diverte appena prima di angosciare e fa pensare pur intrattenendo. Lungi dall'essere un capolavoro (qualche lungaggine rischia di scaturire nel farraginoso), o dal vantare chissà quale originalità, rivela comunque un autore che con abile disinvoltura usa filmico e profilmico, alterna diversi registri narrativi e un'opera memorabile potrebbe in futuro davvero firmarla". (Emilio Coni, 'Duel', 1 settembre 2002)

"ll bene contro il male, il cielo contro gli inferi, Eva contro Eva. Presenza scenica contro presenza scenica. Pensato, scritto, prodotto e diretto per mettere sullo stesso set le due attrici spagnole di maggior richiamo, il film è una bislacca ed eccentrica commedia sopra le righe. L'assunto e lo svolgimento narrativo mancano di una coerenza dell'assurdo. Prevale una certa confusione e si insiste più del necessario sull'andirivieni da questo mondo a quello postmortem. Alcuni personaggi di contorno sono completamente inutili. Una scena utile per i programmi tv 'in rosa' è quella di Penélope Cruz che balla mentre si veste da uomo per andare in discoteca. E' divertente ed è un omaggio agli anni in cui la Cruz voleva diventare una ballerina e non una chica hollywoodiana". (Enrico Magrelli, 'Film Tv', 10 settembre 2002)