My Neighbor, My Killer

USA 2009
Nel 1994, in Rwanda, la maggioranza Hutu ha messo in atto una pulizia etnica ai danni della minoranza Tutsi in cui centinaia di migliaia di vite sono state spazzate via, spesso a colpi di macete o con armi improvvisate, anche per mano di persone fino ad allora considerate amiche. Nel 2001, grazie ai Tribunali Gacaca organizzati dal governo, si è tentata la riconciliazione tra le due etnie e la ricostruzione di una coesistenza fianco a fianco. Il documentario è testimonianza del percorso emozionale che ha accompagnato tale processo di riconciliazione costellato di paura, odio, accuse e difese, ma anche di speranza in un futuro di convivenza pacifica.
SCHEDA FILM

Regia: Anne Aghion

Fotografia: James Kakwerere, Linette Frewin, Claire Bailly du Bois, Mathieu Hagnery, Simon Rittmeier

Montaggio: Nadia Ben Rachid

Altri titoli:

Mon voisin, mon tueur

Durata: 100

Colore: C

Genere: DOCUMENTARIO

Specifiche tecniche: DIGIBETA

Produzione: ANNE AGHION FILMS, GACACA PRODUCTIONS

NOTE
- PROIEZIONE SPECIALE AL 62. FESTIVAL DI CANNES (2009).
CRITICA
"'My Neighbor, My Killer' è della documentarista Anne Aghion che ha filmato lungo un arco di dieci anni i processi di riappacificazione in Rwanda, i cosiddetti tribunali Gacaca, dove gli hutu si accusavano pubblicamente dei massacri compiuti sulle minoranza tutsi. Le scene dove vittime e carnefici rinvangano il passato con più rassegnazione che rabbia lasciano il segno, ma come dice una delle donne intervistate, nessun film riuscirà mai a far capire tutto il dolore che loro si portano dentro." (Paolo Mereghetti, 'Corriere della Sera', 15 maggio 2009)

"il silenzio assordante dell'Occidente e delle sue istituzioni fu colmato, quasi un decennio dopo, da documentari e film di finzione, da 'Hotel Rwanda' con Don Cheadle fino a 'Shooting Dogs' e 'Shake the hand with the devil'. Quello che non volemmo vedere allora, ce l'ha mostrato il grande schermo. Ora tocca alla riconciliazione. Un paese svuotato, emotivamente e quantitativamente, cerca la pace sociale (come già aveva fatto il Sud Africa) con processi pubblici e il Gacaca, un tribunale itinerante, come dice il procuratore generale «che accerti la verità e impedisca a chiunque, in futuro, di uccidere a causa della lunghezza del naso della sua vittima». Anne Aghion, regista e produttrice di 'My Neighbor, my killer' si immerge nel dramma che ha già raccontato in tre documentari per la tv, lo fa con pudore, facendoci ripassare la storia e raccontando come gli Olocausti passino sempre sul corpo femminile. Violentate, mutilate, umiliate, torturate. E per di più vedove che hanno visto i loro figli uccisi davanti ai loro occhi. Superstiti che continuano a morire ogni giorno. Un lavoro semplice, persino didascalico, con supporti musicali delicati e belli. Tanto basta, per non dimenticare." (Davide Turrini, 'Liberazione', 15 maggio 2009)