Marinai senza stelle

ITALIA 1943
Ragazzi di un villaggio sul mare s'imbarcano su due brigantini-scuola. Durante la crociera, giunge ai comandanti l'ordine di rientrare subito, perché la guerra è imminente. I brigantini attraccano in un porto vicino a Trieste, e i ragazzi vengono ospitati in un castello. Mentre i brigantini, presi a rimorchio, lasciano il porticciuolo, due dei ragazzi riescono a salire su una delle navi, che li porta a Trieste. Uno dei due sale clandestinamente a bordo di un cacciatorpediniere, l'altro si imbarca su una nave da trasporto. Le due navi subiscono un attacco di aerei nemici: uno dei due ragazzi viene ferito gravemente e muore tra le braccia del padre suo, imbarcato sul piroscafo come fuochista, l'altro riesce a ricuperare la bandiera di battaglia del caccia, caduta in mare durante il combattimento.
SCHEDA FILM

Regia: Francesco De Robertis

Attori: Tito Stagno - Murena, Otello Venturi - Riccio, Antonio Gandusio - Se stesso, Cesarina Gheraldi - Se stessa, Vittorio Mattiussi - Il fuochista De Matteis

Soggetto: Francesco De Robertis

Sceneggiatura: Francesco De Robertis

Fotografia: Romolo Garroni

Musiche: Annibale Bizzelli

Montaggio: Francesco De Robertis

Scenografia: Pietro Monastero

Altri titoli:

Marinaretti

Durata: 83

Colore: B/N

Genere: AVVENTURA

Produzione: SCALERA FILM

Distribuzione: ICI - DVD: BIBAX (2009)

NOTE
- DE ROBERTIS NEL 1945 FECE UN'ALTRA EDIZIONE DEL FILM, COMPLETAMENTE RIDIALOGATA E RIMONTATA. IL FILM FU PERO' DISTRIBUITO SOLTANTO NEL 1949.

- IL FILM ERA STATO PREANNUNCIATO CON IL TITOLO "MARINARETTI".

- IL FILM E' STATO GIRATO NEGLI STUDI DELLA SCALERA FILM.

- ANTONIO GANDUSIO E' DOPPIATO DA CARLO ROMANO, CHE CURIOSAMENTE DOPPIA ANCHE L'ATTORE NON PROFESSIONISTA VITTORIO MATTIUSSI.

- IL PROTAGONISTA, TITO STAGNO, E' IL FUTURO TELECRONISTA SPORTIVO, ALL'EPOCA TREDICENNE.
CRITICA
"[...] Il De Robertis non vuole dimostrare tesi, non vuole scagliare anatemi o mormorare amari rimpianti [...] L'amore filiale, l'amicizia tra ragazzi, e soprattutto l'amore per la propria bandiera, che un piccolo eroe riesce a salvare, questi sono i sentimenti che l'autore dello scenario e della regia intende suscitare. Il film è girato senza attori, con 'tipi'. La comparsa di Antonio Gandusio alla testa di un gruppo di commedianti, è brevissima e dettata da un dissimulato scopo commerciale, che peraltro non urta eccessivamente. I piccoli attori sono bravi e sinceri: la fotografia conserva valori che avevamo già apprezzato in De Robertis". (Mario Verdone, "Cinema N.S.", 22, 15 settembre 1949).