Malia

ITALIA 1946
In un paese della Sicilia, Jana si reca da una fattucchiera e le chiede di preparare un filtro magico che garantisca la felicità di sua sorella Nedda, sposata con uomo che non la ama. Purtroppo, la fattura sbaglia mira, e Jana si ritrova ad essere innamorata di suo cognato Nino e, benché tenti in ogni modo di incontrarlo, finisce per cedergli. Il vescovo del paese consiglia a Jana e al suo fidanzato di sposarsi al più presto e di fuggire lontano, prima della partenza, però, lei e Nino decidono di rivedersi per un'ultima volta. La tragedia è inevitabile.
SCHEDA FILM

Regia: Giuseppe Amato

Attori: Anna Proclemer - Jana, Maria Denis - Nedda, sorella di Jana, Roldano Lupi - Nino, fidanzato di Jana, Rossano Brazzi - Cola, cognato di Jana, Gino Cervi - Don Alfonso, Virginia Balistrieri - Caristìa, la fatticchiera, Nando Tamberlani - Il vescovo, Adriana De Roberto, Franco Nicotra, Giovanni Pandolfi, Agatino Faille, Giovanna Scotto

Soggetto: Luigi Capuana - novella, Renato Castellani

Sceneggiatura: Renato Castellani, Giuseppe Amato

Fotografia: Aldo Tonti

Musiche: Enzo Masetti

Montaggio: Gabriele Varriale

Scenografia: Veniero Colasanti

Costumi: Veniero Colasanti, Adriana De Roberto - collaborazione

Aiuto regia: Gerardo Guerrieri

Durata: 98

Colore: B/N

Genere: DRAMMATICO

Tratto da: ispirato a una novella di Luigi Capuana

Produzione: TITANUS, GIUSEPPE AMATO

Distribuzione: TITANUS

NOTE
- NASTRO D'ARGENTO 1946 PER LA MIGLIORE MUSICA.

- GIRATO INTERAMENTE IN SICILIA.
CRITICA
"E' il primo film di un regista nuovo, Peppino Amato: il coraggioso pioniere della produzione indipendente italiana [...]. Ha realizzato un film pieno di drammatica efficacia nella sua sapiente misura; d'un interesse narrativo costante e con un ambiente, diremo, che per voler deliberatamente sfuggire alle facili lusinghe del colore locale, finisce perfino d'una tal quale genericità. 'Malia' rivela una nuova attrice drammatica, Anna Proclemer [...] dalla sensibilità tesa e vibrante, dalla maschera forte, dall'espressività intensa." (Achille Valdata, 'Cine Teatro', 1° giugno 1946)

"La ricerca del colore e del caratteristico spezzettano l'azione già contaminata della originaria vicenda e inficia in sede estetica il valore del film a cui manca l'atmosfera che ne giustifichi l'essenza." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 20, 1946)