Les contes de la nuit

FRANCIA 2011
Ogni sera, un ragazzo, una ragazza e un anziano tecnico si ritrovano all'interno di un vecchio cinema, apparentemente abbandonato ma pieno di cose meravigliose, dove mettono in scena storie diverse in cui tutto diventa possibile...
SCHEDA FILM

Regia: Michel Ocelot

Sceneggiatura: Michel Ocelot

Musiche: Christian Maire

Altri titoli:

Tales of the Night

Durata: 84

Colore: C

Genere: ANIMAZIONE

Specifiche tecniche: 3D

Produzione: NORD-OUEST FILMS, STUDIO O, STUDIO CANAL

NOTE
- IN CONCORSO AL 61. FESTIVAL DI BERLINO (2011).
CRITICA
"Michel Ocelot, celebrato per 'Kirikù e la strega Karabà' (1998) e che per la seconda volta, dopo 'Princes et Princesses' (2000) ricorre al teatro delle ombre per realizzare il suo film d'animazione, con l'aggiunta spericolata del 3D. Nemmeno questa volta, però, Ocelot rende merito (almeno non se ne trova traccia nelle dichiarazioni) alla regista tedesca Lotte Reiniger e al suo 'Le avventure del principe Achmed', primo lungometraggio realizzato con silhouette animate, anno 1926. Ocelot non si limita a adottare la tecnica del mitico lungometraggio, presente nei musei del cinema, ma ne copia il tratto grafico caratteristico con i rametti floreali in controluce, i personaggi, principi e principesse, e la struttura narrativa di 'Le mille una notte'. (...) Le storie sono esplicitamente 'racconti morali', favole della tradizione orale su draghi, tamburi magici, insetti giganti, oracoli, incantesimi e soprattutto fanciulle da salvare. Un 'messaggio di pace' rivolto a grandi e piccini." (Mariuccia Ciotta, 'Il Manifesto', 15 febbraio 2011)

" 'Les contes de la nuit' di Michel Ocelot, che ha incantato la stampa poi il pubblico con la tenera semplicità delle sue favole e l'eleganza dei personaggi disegnati come silhouettes." (Maria Pia Fusco, 'La Repubblica', 14 febbraio 2011)

"Brevi e deliziosi inni all'amore e alla giustizia che nascono dalla fantasia di una ragazzo, una ragazza e un vecchio tecnico che ogni notte si ritrovano in un cinema abbandonato." (Nicola Falcinella, 'La Provincia di Como', 14 febbraio 2011)