LE MONTAGNE BLU

GOLOUBYE GORY, ILI NIEPRAVDOPODOBNAJA ISTORIJA

URSS 1984
Per ottenere il visto di censura per la pubblicazione Sorò, uno scrittore che ha terminato il romanzo "Le montagne blu" consegna il manoscritto, in più copie, ai funzionari dell'ufficio competente. Comincia per lui un'avventura umiliante: si scontra con l'indifferenza e la noia degli impiegati e dei burocrati, compreso il direttore, che non hanno la benché minima intenzione di leggere il suo romanzo, perché indaffarati a pensare ai propri affari. Sorò da tre anni è caduto nel dimenticatoio, e attende con impazienza la risposta di approvazione del romanzo. Cerca tutti i modi possibili per facilitarne la lettura, ma le copie passano di mano in mano, perdendosi, scomparendo, rimanendo chiuse nei cassetti senza che nessuno riesca a leggere una riga. Trascorre così l'arco delle quattro stagioni negli uffici che, di giorno in giorno, si fanno sempre più pericolanti, poiché si aprono nel muro e sui soffitti delle crepe paurose. Le cause del dissesto della costruzione si presume siano dovute ai rumori di alcuni motociclisti che nelle vicinanze giocano a cross-ball, una sorta di partita di calcio in moticicletta. Verificato che non sono le moto da cross a causare le crepe, Sorò viene spedito in missione sulle montagne (visto che ha scritto qualcosa sull'argomemto), per svelare il mistero. Al suo ritorno è riunita la commissione che deve giudicare il romanzo, ma non può farlo, perché nessuno lo ha letto. In una pausa dei lavori della commissione, per consentire la visita ad un gruppo di attori, il palazzo crolla. Gli uffici verranno spostati in un edificio moderno, di vetro e cemento, nel quale Sorò seguirà le nuove vicissitudini del suo romanzo.
SCHEDA FILM

Regia: Eldar Shengelaja

Attori: Ramaz Giorgobiani - Soro', Vasili Kakhniashvili, Teimuraz Ghirgadze, Ivane Sakvarelidze, Sesil Takaishvili, O. Goundadze, V. Mezvrishvili, Daredjan Soumbatashvili, G. Natsvlishvili

Soggetto: Rezo Cheishvili

Sceneggiatura: Rezo Cheishvili

Fotografia: Levan Paatashvili

Musiche: Gia Kancheli

Montaggio: L Ashiani

Scenografia: Boris Tskhakaya

Durata: 96

Colore: C

Genere: GROTTESCO

Specifiche tecniche: NORMALE A COLORI

Produzione: GROUSIA FILM

Distribuzione: C.I.D.I.F. (1987)

NOTE
- IL COGNOME DEL REGISTA GEORGIANO E' TRASCRITTO IN INGLESE COME SHENGELAYA, IN FRANCESE COME CHENGUELAIA.
CRITICA
"E' una commedia sarcasticamente pungente sulla burocrazia sovietica. Shenguelaia è molto abile nel dosare elementi kafkiani (il film si svolge in un microcosmo claustrofobico e scricchiolante) e calviniani (l'autore sembra ispirarsi al realismo magico di Italo Calvino nella descrizione meticolosa di alcuni personaggi) dando corpo ad un lavoro dove il paradosso della commedia diventa una forma attiva di costruzione della realtà che, anche se deformata, conserva una rilevante forza di denuncia, dove si amalgamano irriverenza critica e benevola, tristezza e allegria.Al protagonista non è affidato solo il compito di essere pretesto per denunciare le lentezze, le incapacità, le insulsaggini della burocrazia, ma sulle sue spalle pesano fardelli ben più pesanti. L'indifferenza per il destino dell'uomo; l'impossibilità di comunicare fra gli esseri umani; la povertà spirituale; sono tutti elementi metaforici presenti in questa garbata e piacevolissima commedia, dove si raconta il destino di un uomo mite, autore di un romanzo
dal titolo riccodi poesia"Le montagne blu", alle prese con degli uomini senza qualità che pensano soltanto alle ferie, alle gratifiche, ai quadri da spostare, asserragliati in un ambiente che sta andando in pezzi. Ma il crollo dell'edificio non conduce alla salvezza del protagonista . Anzi, e qui sta la bellissima anche se amara denuncia di Shenguelaia, una volta crollato il tempo dell'efficienza, quest'orda di ometti kafkiani passa in un tempio più grande, più bello, più solido, per continuare a discutere di ferie, di gratifiche e quadri da spostare." (Segnalazioni cinematografiche, vol. 103, 1987)