Le donne vere hanno le curve

Real Women Have Curves

USA 2002
Ana, una teenager di origine messicana, sta per diventare donna. Vive in una comunità latina ad est di Los Angeles. Appena diplomata, grazie alle sue capacità, ottiene l'accesso alla Columbia University. Ma la sua famiglia, che è molto tradizionalista, pensa che per la ragazza sia venuto il tempo di aiutare la sua famiglia economicamente e non quello di ricominciare a studiare. Combattuta tra le sue ambizioni e il volere dei suoi familiari, decide di lavorare con la sorella e la mamma in una fabbrica alla periferia della città, dove apprende il valore della solidarietà tra donne.
SCHEDA FILM

Regia: Patricia Cardoso

Attori: America Ferrera - Ana, Lupe Ontiveros - Carmen, Ingrid Oliu - Estela, George Lopez - Mr. Guzman, Brian Sites - Jimmy, Lina Acosta - Norma, Jorge Cervera Jr - Raul, Felipe de Alba - Il nonno, José Gerardo Zamora Jr. - Juan José, Soledad St. Hilaire - Pancha, Lourdes Perez - Rosali, Edgar Lujan - Juan Martin, Celina Belizan

Soggetto: Josefina Lopez - commedia

Sceneggiatura: George LaVoo - telefilm, Josefina Lopez

Fotografia: Jim Denault

Musiche: Heitor Pereira

Montaggio: Sloane Klevin

Scenografia: Brigitte Broch

Costumi: Elaine Montalvo

Durata: 90

Colore: C

Genere: DRAMMATICO COMMEDIA

Tratto da: commedia autobiografica di Josefina Lopez

Produzione: HBO INDEPENDENT PRODUCTIONS, LAVOO PRODUCTIONS

Distribuzione: BIM

Data uscita: 2003-03-14

NOTE
- PREMIO DEL PUBBLICO E PREMIO DELLA GIURIA ALLE ATTRICI AMERICA FERRERA E LUPE ONTIVEROS AL SUNDANCE FILM FESTIVAL 2002.
CRITICA
"Applaudito al Sundance Film Festival dove ha vinto il Premio del pubblico, 'Le donne vere hanno le curve' racconta la ribellione dell'opulenta Ana, giovane messicana di Los Angeles in rotta con la famiglia e la bilancia. Ricorda qualcosa? A differenza del 'Mio grosso grasso matrimonio greco' il film di Patricia Cardoso punta poco sul sentimento e più sul romanzo di formazione. Ne viene fuori una pellicola gradevole entro i limiti espressivi di una storia nata e concepita per la televisione". (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 14 marzo 2003)

"Tratta da un lavoro teatrale e diretta da una debuttante, venata di umori femministi, una commedia generazionale che non si può certo definire un esempio di originalità, però è più gradevole della media e interpretata da attori simpatici". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 15 marzo 2003)

"Ogni romanzo di formazione vale per l'originalità dell'esperienza: qui è interessante il progressivo ribaltamento del rapporto conflittuale con la madre, nel segno della conoscenza e dell'accettazione della fatica e dei limiti di un'esistenza, ed è invece originale l'ambientazione, la decorosa esistenza di immigrati nella metropoli del benessere e dell'estetica, dal punto di vista femminile e secondo una radice culturale, etnica, che non prevede il culto della linea e del modello. Sontuose, spesso grasse, le donne di questa commedia d'ambiente hanno qualcosa da dire e rappresentare in nome delle donne sontuose e spesso grasse. Intelligente e tradizionale. Cast centrato". (Silvio Danese, 'Il Giorno', 15 marzo 2003)