LAGAAN

LAGAAN: ONCE UPON A TIME IN INDIA

INDIA 2001
Nell'India del periodo coloniale, subito dopo la stagione dei monsoni, gli abitanti di un piccolo villaggio si apprestano, come ogni anno, a pagare controvoglia le tasse imposte dai colonizzatori britannici.
Di fronte al malumore degli indigeni, un capitano dell'esercito di sua Maestà propone uno scambio: una partita di cricket fra inglesi ed indiani (che ignorano ogni regola del gioco). In caso di vittoria, gli indiani vedranno rimessi i propri debiti con il fisco. In caso di sconfitta invece, vedranno il proprio debito aggravarsi fino a distruggere le loro vite. Chiamati a decidere sulla proposta, gli abitanti del villaggio sembrano terrorizzati. Uno di loro, tuttavia, pensa che valga la pena di correre il rischio. E con il suo ottimismo convince tutti gli altri ad accettare.
SCHEDA FILM

Regia: Ashutosh Gowariker

Attori: Aamir Khan - Bhuvan, Gracy Singh - Gauri, Rachel Shelley - Elizabeth Russell, Paul Blackthorne - Capitano Andrew Russell, Suhasini Mulay - Yashodamai, Kulbhushan Kharbanda - Rajah Puran Singh, Raghuvir Yadav - Bhura, Rajendra Gupta - Mukhiya, Rajesh Vivek - Guran, Shri Vallabh Vyas - Ishwar, Javed Khan - Ram Singh, Raj Zutshi - Ismail, Akhilendra Mishra - Arjan, Pradeep Rawat - Deva, Daya Shankar Pandey - Goli, Yashpal Sharma - Lakha, Amin Hajee - Bagha, Aditya Lakhia - Kachra

Soggetto: Ashutosh Gowariker

Sceneggiatura: Ashutosh Gowariker, Dave Kumar, K.P. Saxena, Sanjay Dayama

Fotografia: Anil Mehta

Musiche: A.R. Rahman

Montaggio: Ballu Saluja

Scenografia: Nitin Chandrakant Desai

Costumi: Bhanu Athaiya

Effetti: Western Outdoor, Vishad Anand

Altri titoli:

LAND TAX

Durata: 224

Colore: C

Genere: DRAMMATICO MUSICALE ROMANTICO

Produzione: AAMIR KHAN PRODUCTIONS LTD.

Distribuzione: KEYFILMS ROMA

Data uscita: 2002-08-23

CRITICA
"Il film è la stoffa di come si mette insieme il gruppo degli undici giocatori che dovranno affrontare gli inglesi, con larghi spazi concessi a musica e danza come è tipico dei film indiani: ma, attenzione, 'Lagaan' è anche un modo per rievocare in forma edulcorata e senza sangue, lo spirito dell'Indian Mutiny (la rivolta indiana del 1854) con il cricket al posto dei massacri. Gowariker non risparmia i tocchi di colore e, lasciando le redini sul collo ai pittoreschi caratteristi locali, fa risultare gli inglesi sinistri, impettiti e tuttavia non manieristici. Non manca nell'eterogeneo, attraente spettacolo qualche tocco all'americana, mentre lo sviluppo del melo (con la giovane indigena e la romantica signora inglese, entrambe innamorate dell'eroe) fa pensare al nostro Matarazzo". (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 26 agosto 2002)

"Declinazione d'autore del musical fiammeggiante di Bollywood. Le scene di massa e le incantevole coreografie cantate interrompono l'azione e la rilanciano scatenando la gioia nello spettatore. I temi sono chiari e forti: anticolonialismo, resistenza, amore, sopraffazione e gelosia. Il buono trionfa, il cattivo paga. Ma è la forma che fa la differenza. Per gli orfani dei musical. Gli spettatori più colti gradiranno lo sguardo su un cinema altro e, fino a poco tempo fa, da noi molto lontano". (Piera Detassis, 'Panorama', 22 agosto 2002)

"In qualche misura è un film al di là dell'agiografia cinematografica indiana che vorrebbe diffondere, forte del premio del pubblico l'anno scorso a Locarno e della candidatura al premio Oscar per il film straniero. Con questo film sentirete pronunciare una parola nota ai cinefili: Bollywood. E' la sintesi delle parole Bombay, dove si fa il cinema indiano, e Hollywood". (Silvio Danese, 'Quotidiano Nazionale', 13 settembre 2002)