La vedovella

FRANCIA 1964
Susy, una ragazza squillo di Milano, riceve in regalo da un suo vecchio cliente, il Barone Colletta di Sant'Omero, un castello. Arrivata sul posto, viene scambiata per la vedova del defunto signorotto e viene immediatamente circuita dal sindaco, dai componenti della giunta comunale e da altre persone che aspirano tutte ad impadronirsi con pochi soldi della cadente proprietà il cui futuro è garantito dall'espansione industriale del paesetto calabrese. Susy si rende conto della situazione e astutamente ne approfitta. Riesce infatti ad ottenere il voto unanime del consiglio comunale contro l'esproprio del suo terreno, e, gabbati tutti gli interessati corteggiatori, si dedica a Corrado, tecnico di alcune importanti fabbriche della zona.
SCHEDA FILM

Regia: Silvio Siano

Attori: Margaret Lee - Susy, Félix Marten - Corrado, Peppino De Filippo - Don Pietro Quagliolo, Alberto Bonucci - L'assessore Caputo, Umberto D'Orsi - L'assessore Chianese, Piero Gerlini - L'assessore Pasquale Savino, Dolores Palumbo - Donna Elvira, Aroldo Tieri - Impiegato dello studio notarile, Giacomo Furia - Gennarino, Jean-Marc Tennberg - Don Alvaro, Alfredo Rizzo - Carlo Sardelli, Riccardo Billi, Maria Torcia

Soggetto: Silvio Siano, Sabatino Ciuffini, Camillo Marino

Sceneggiatura: Silvio Siano, Sabatino Ciuffini, Guido Castaldo, Georges Combret, Giacomo Furia

Fotografia: Domenico Paolercio, Gino Santini - operatore

Musiche: Marcello Gigante

Montaggio: Piera Bruni

Scenografia: Jean-Paul Coutard

Costumi: Rosalba Menichelli

Aiuto regia: Sabatino Ciuffini

Durata: 89

Colore: B/N

Genere: COMICO

Specifiche tecniche: PANORAMICA

Produzione: P.A.MEC (PRODUTTORI ASSOCIATI MERCATO COMUNE, ROMA), RADIUS PRODUCTIONS (PARIGI)

Distribuzione: SELECTA FILM - DERBY FILM

NOTE
- IL FILM E' STATO GIRATO NEGLI STABILIMENTI DI CINECITTA'. ESTERNI A POLICASTRO E MARATEA (CALABRIA).

- REVISIONE MINISTERO GIUGNO 2000.
CRITICA
"Si tratta di un deprimente film comico che all'assoluta sciatteria della sceneggiatura, unisce una regia priva di gusto e di fantasia." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 58, 1965)