LA VEDOVA DEL TRULLO

ITALIA 1979
In località S. Michele di Bari, accudendo ai fuochi artificiali per la festa del Patrono muore Nicola, lasciando vedova la giovane moglie Maddalena. I Notabili del paese - in parte per scrupolo nei confronti del defunto concittadino e in parte per l'avvenenza della vedovella - le assegnano come domicilio provvisorio l'unico trullo rimasto in loco a testimonianza del passato storico-culturale. Maddalena diviene così "la vedova del trullo". Don Bonifacio, parroco del paese, notando le difficoltà provocate dalla soluzione provvisoria, prende Maddalena con sé come perpetua; ma, esposto così a troppe tentazioni, finisce per cedere alle offerte del signor Calogero, un ricco vedovo che la ospita in cambio di prestazioni come infermiera e come insegnante al proprio figlio Marco. Questi, già legato alla coetanea Enrica, trascura la fidanzatina e tenta in ogni modo di conquistare la nuova ospite della sua casa. Nel frattempo, a causa della scoperta di un importante cunicolo di grotte, giungono a S. Michele diversi speleologi capeggiati dal Prof. Granini. Questi, straordinariamente somigliante al defunto Nicola, attira lo sguardo di Maddalena che d'altra parte contraccambia volentieri. Così, a un anno preciso dalla morte di Nicola, mentre si celebra nuovamente la festa del Patrono, Maddalena parte insieme allo scienziato, non prima di avere iniziato all'amore il giovane Marco che, ormai navigato, torna dalla sua Enrica.
SCHEDA FILM

Regia: Franco Bottari

Attori: Paolo Armeni, Mario Carotenuto - Il Sindaco, Rosa Fumetto - Maddalena, Carlo Giuffré - Don Bonifacio, Nino Terzo, Maria Mori, Renzo Montagnani - Nicola - Prof. Granini, Michele Milano, Margie Marcan, Enzo Valli, Giusy Amato

Soggetto: Franco Bottari

Sceneggiatura: Franco Bottari

Fotografia: Maurizio Salvatori

Musiche: Stelvio Cipriani

Montaggio: Marcello Malvestito

Durata: 89

Colore: C

Genere: EROTICO

Specifiche tecniche: PANORAMICO - COLORE

Produzione: CANDIDO SIMEONI PER LA SIRUS

Distribuzione: SIRUS FIDA - AVO FILM

NOTE
CRITICA