La ragazza del mio migliore amico
My Best Friend's Girl

- Regia:
- Attori: - Tank, - Alexis, - Professor Turner, - Dustin, - Rachel, - Ami, - Hilary, - Lizzy, - Claire, - Craig, - Dwalu, - Josh, - Merrilee, - Brian, - Carly
- Sceneggiatura: Jordan Cahan
- Fotografia: Jack N. Green
- Musiche: John Debney
- Montaggio: Seth Flaum
- Scenografia: Jane Ann Stewart
- Arredamento: Kyra Friedman
- Costumi: Marilyn Vance
- Effetti: Mike Uguccioni
- Durata: 103'
- Colore: C
- Genere: COMMEDIA, ROMANTICO
- Specifiche tecniche: PANAVISION, 35 MM (1:1.85)
- Produzione: MANAGEMENT 360, NEW WAVE ENTERTAINMENT, SUPERFINGER ENTERTAINMENT, TERRA FIRMA FILMS
- Distribuzione: EAGLE PICTURES (2009)
- Data uscita 19 Giugno 2009
TRAILER
RECENSIONE
Volgare, sopra le righe e scorretta: è La ragazza del mio migliore amico, ma sono tutti complimenti. Prodotta da Lionsgate, in Italia con Eagle Pictures, la commedia rosa-shocking di Howard Deutch ha per protagonisti lo sciupafemmine – definizione letterale – a pagamento Dane Cook (comico e cabarettista poliedrico, con pregevoli incursioni al cinema) e Kate Hudson (meno fastidiosa di altre volte), impegnati in un duello dei sessi senza sconti.
Gran parte del merito, ovvero delle risate, va al Tank di Cook, maestro nel sedurre e maltrattare le donne per farle ritornare dai fidanzati mollati: missioni sempre riuscite, fin quando dal suo migliore amico e coinquilino Dustin (Jason Biggs) non gli viene commissionato il “recupero” di Alexis (Hudson)… In carnet battute su pornografia, masturbazione e via dicendo, La ragazza del mio migliore amico cerca di far pulizia delle smancerie del genere di riferimento, la commedia romantica, di cui può essere considerato una parodia, ma fino a un certo punto: l’happy end non va in soffitta, ma prima ce n’è per tutti i gusti, anche quelli più perversi. Buon cinema d’evasione, prima dei definitivi saldi estivi…
CRITICA
"Diretta con poco sugo da Howard Deutch, 'La ragazza del mio migliore amico' è una commedia cattivella e antiromantica, che a un certo punto devia sul sentimentale senza molta plausibilità e senza diventare accattivante. Tuttavia pare che l'antipatico Cook abbia le sue fans." (Alessandra Levantesi, 'La Stampa', 19 giugno 2009
"Spassosa tragedia con tollerabili sbandate sdolcinate. Ritmo eccellente. Linguaggio da caserma elevato a potenza comica da una sceneggiatura astuta: sboccatissima, ma non gratuita. E quindi volgare a fin di bene." (Alessio Guzzano, 'City', 19 giugno 2009)