La morte negli occhi del gatto

ITALIA 1973
Nel castello di Dragstone, appartenente a Lady Mary MacGrieff e a suo figlio James e del quale sono già ospiti: un medico, Franz, amante segreto della proprietaria; un sacerdote cattolico, il reverendissimo Robertson; una insegnante di francese, Susanne; e una sorella di Mary, Lady Alicia, giunge espulsa dal collegio, la giovane figlia di costei, Corringa. Il tetro maniero - sul quale grava una spaventosa leggenda: chiunque dei MacGrieff, venga ucciso da uno del suo stesso sangue diventa vampiro - è funestato, poco dopo l'arrivo di Corringa, dalla morte violenta di sua madre, cui segue qualche giorno dopo quella di un servitore. Dopo aver ingiustamente sospettato di James - nel quale trova, invece, un protettore innamorato - e dopo aver creduto che ad uccidere il servo sia stata Lady Alicia, diventata forse vampira Corringa si convince, infine - quando anche Franz viene sgozzato - che l'assassina è Lady Mary. Tentando di sfuggirle la giovane si rifugia nei sotterranei del castello. Ivi però, la raggiunge il vero assassino - il falso reverendo Robertson che è in realtà, un MacGrieff, deciso a sterminare, per impossessarsi del castello, tutti i propri parenti - il quale dopo aver ucciso Lady Mary, sta per sopprimere anche Corringa. Chiamata da James, però, la polizia lo fulmina prima che possa fare altro male.
SCHEDA FILM

Regia: Antonio Margheriti

Attori: Françoise Christophe, Georg Conrad, Anton Diffring, Serge Gainsbourg, Doris Kunstmann, Hiram Keller, Dana Ghia, Venantino Venantini, Jane Birkin

Sceneggiatura: Antonio Margheriti, Giovanni Simonelli

Fotografia: Carlo Carlini

Musiche: Riz Ortolani

Montaggio: Giorgio Serralonga

Durata: 96

Colore: C

Genere: HORROR

Specifiche tecniche: CINESCOPE TECHNICOLOR

Tratto da: DA UNA NOVELLA DI PETER BRYAN

Produzione: STARKISS FALCON (ROMA) ROXY (MONACO) CAPITOL (PARIGI)

Distribuzione: JUMBO - NORMALE HOME VIDEO, AVO FILM

NOTE
- LA REVISIONE MINISTERIALE DEL 23/05/2019 HA ABBASSATO IL DIVIETO DI VISIONE DA 18 AI 14 ANNI.
CRITICA
Confuso miscuglio di elementi gialli e di luoghi comuni dei film dell'orrore (con prevalenza dei secondi), il film non riesce mai, pur sovrabbondando di scene ad effetto, a suscitare vera suspense. Tra i grossolani ingredienti usati nell'imbastire l'assurda vicenda, spiccano soprattutto il macabro e l'erotico. (Segnalazioni Cinematografiche).