La morte legale

3/5
Silvia Giulietti e Giotti Barbieri ripercorrono la genesi del capolavoro di Giuliano Montaldo, Sacco e Vanzetti, riattualizzando la vicenda storica dei due anarchici condannati a morte negli States

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ITALIA 2017
Boston, Massachusetts, 1920. Due italiani, Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, vengono condannati a morte, l'unica loro colpa essere anarchici. Il mondo intero si ribella, le piazze si riempiono, non sono in gioco solo le vite di due uomini, ma gli ideali che rappresentano. Si alzano milioni di voci in decine di lingue diverse. Chiedono giustizia per Sacco e Vanzetti, ma nulla riesce salvare le loro vite. Il 23 agosto del 1927 Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti vengono consegnati al boia e giustiziati sulla sedia elettrica, diventando martiri di ingiustizia e simbolo di libertà. Quasi cinquant'anni dopo, nel 1971, Il regista Giuliano Montaldo realizza un film sulla loro incredibile storia. Il restauro del film "Sacco e Vanzetti" è l'occasione per raccontare, attraverso il documentario "La morte legale", il lavoro straordinario di Giuliano Montaldo. Il regista espone le motivazioni di una scelta coraggiosa e rivela l'intero percorso artistico/produttivo. Nel racconto di Montaldo si rivelano i retroscena di un film diventato fondamentale per la storia del cinema italiano e internazionale.
SCHEDA FILM

Regia: Silvia Giulietti, Giotto Barbieri

Attori: Giuliano Montaldo - Se stesso, Vera Pescarolo - Se stessa, Ennio Morricone - Se stesso, Rosanna Fratello - Se stessa, Mario Sesti - Se stesso, Luigi Botta - Storico, Lorenzo Tibaldo - Storico

Sceneggiatura: Silvia Giulietti, Giotto Barbieri

Musiche: Angelo Talocci

Montaggio: Antonello Basso

Costumi: Gabriella Martino

Altri titoli:

La morte legale - Giuliano Montaldo racconta la genesi del film Sacco e Vanzetti

Durata: 53

Colore: C

Genere: DOCUMENTARIO

Specifiche tecniche: HD

Produzione: IFRAME

Distribuzione: DISTRIBUZIONE INDIPENDENTE

Data uscita: 2018-10-11

TRAILER
NOTE
- REALIZZATA CON IL CONTRIBUTO DEL MIBACT, CON L'AMICHEVOLE COLLABORAZIONE DI ARCHIVIO ENRICO APPETITO E LIBERA UNIVERSITÀ DEL CINEMA E CON IL PATROCINIO DI AMNESTY INTERNATIONAL ITALIA.