La mente che uccide

Los peces rojos

SPAGNA 1955
Hugo è un romanziere ma, nonostante sia dotato di una fervida immaginazione, non ha mai raggiunto il successo e per vivere ha sempre avuto bisogno dei soldi di una vecchia e ricca zia. Quando però la donna si rifiuta di continuare a foraggiarlo, Hugo inventa di aver avuto un figlio, Carlos, da una relazione illecita. Intenerita, l'anziana signora continua a versare ogni mese la somma pattuita a suo nipote ma, quando si sente ormai prossima alla morte, fa testamento nominando suo erede universale proprio il nipote Carlos, che non ha mai visto. Hugo non sa come uscire da questa situazione anche perché la zia lo accusa di non averle mai fatto conoscere il rampollo. Ivon, la ballerina di cui Hugo è innamorato, aveva progettato di sedurre il giovane figlio del suo amante per poterne intascare l'eredità, ma quando scopre che Carlos è soltanto il frutto di una bugia, decide di aiutare Hugo ad eliminarlo dalla scena. Cosa ci può essere di meglio di una gita in barca durante una giornata tempestosa per far morire un ragazzo? Così Hugo inventa e mette in scena la morte di un suo figlio inesistente. Un solerte ispettore di polizia, però, lo accusa. La morte di Carlos lo ha, infatti, reso l'unico benficiario dell'eredità e questo può essere un buon movente. Riuscirà lo scrittore a scagionarsi?
SCHEDA FILM

Regia: José Antonio Nieves Conde

Attori: Ángel Álvarez, Arturo de Córdova, Emma Penella, Félix Acaso, Félix Dafauce, Manuel de Juan, Manuel Guitián, Mike Brendel, Pilar Soler, Montserrat Blanch

Soggetto: Carlos Blanco

Sceneggiatura: Carlos Blanco

Fotografia: Francisco Sempere

Musiche: Miguel Asins Arbó

Montaggio: Margarita de Ochoa

Scenografia: Luis Pérez Espinosa, Gil Parrondo

Altri titoli:

Red Fish

Durata: 90

Colore: B/N

Genere: DRAMMATICO GIALLO COMMEDIA

Produzione: ESTELA FILMS, SUEVIA FILMS S.A., YAGO FILMS

Distribuzione: ODC

CRITICA
"E' un film mediocre, piuttosto complesso nello svolgimento, che si avvale però di una discreta interpretazione da parte dei due protagonisti. Regia di mestiere. Discreta la fotografia". ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 42, 1957)