LA MASCHERA CHE UCCIDE

DER FROSCH MIT DER MASKE

GERMANIA 1959
Scotland Yard è alle prese con una mente criminale inarrestabile, che si fa chiamare "La Rana" e che controlla le fila di una vastissima organizzazione malavitosa. L'ispettore Elk cerca invano tracce ed indizi, ma anche quando riesce a catturare alcuni dei membri della banda si tratta solo di piccole pedine, che riescono in breve tempo ad evadere dalla prigione o vengono uccisi. Richard Gordon, un nobiluomo alla ricerca di nuove emozioni, si offre volontario per aiutare Scotland Yard e si fa assumere sotto copertura al Lolita Bar, dove l'organizzazione sembra avere il suo centro. "La Rana", infatti, essendosi invaghito della figlia del proprietario, fa accusare suo fratello James di omicidio, promettendo alla ragazza di salvarlo se lei gli si concederà. Riuscirà Gordon a scoprire in tempo l'identità del malvivente?

SCHEDA FILM

Regia: Harald Reinl

Attori: Joachim Fuchsberger - Richard Gordon, Eva Anthes - Ella Bennet, Jochen Brockmann - Harry Lime/Philo Johnson, Carl Lange - John Bennet, Dieter Eppler - Josua Broad, Eva Pflug - Lolita, Walter Wilz - Ray Bennet/Bill Carter, Fritz Rasp - Ezra Maitland, Eddi Arent - James, Ulrich Beiger - Everett, Michel Hildesheim - Mills

Soggetto: Edgar Wallace

Sceneggiatura: Egon Eis, Joachim Bartsch

Fotografia: Ernst W. Kalinke

Musiche: Willy F. Mattes

Montaggio: Margot Jahn

Scenografia: Erik Aaes

Costumi: Charlotte Flemming

Altri titoli:

FACE OF THE FROG

FELLOWSHIP OF THE FROG

FROEN

Durata: 89

Colore: B/N

Genere: POLIZIESCO

Specifiche tecniche: 35 MM

Tratto da: ROMANZO "THE FELLOWSHIP OF THE FROG" DI EDGAR WALLACE

Produzione: CONSTANTIN, RIALTO FILM PREBEN-PHILIPSEN

Distribuzione: ATLANTIS (1961)

NOTE
- EVA ANTHES E' LO PSEUDONIMO DI ELFIE VON KALCKREUTH.

- LO SCENEGGIATORE EGON EIS HA FIRMATO COME TRYGVE LARSEN.

- COLLABORAZIONE NON ACCREDITATA ALLE MUSICHE: PETER THOMAS.
CRITICA
"Tutto l'armamentario delle opere poliziesche di Wallace è presente nel film, la cui intricata trama - ricca di colpi di scena, di trappole, di evasioni, di intrighi e delitti - finirà a poco a poco per riordinarsi, incanalandosi verso il prevedibile finale. Il regista ha cercato di mantenersi il più possibile aderente alla particolare atmosfera del testo, alleggerendo il tono della vicenda con notazioni umoristiche di tipico stile inglese." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 49, 1961)