LA FIGLIA DEL PECCATO

ITALIA 1949
Anna Jervolino ha ucciso l'amante, che voleva imporle di sopprimere la bambina, frutto del loro amore. Mentre essa sconta in carcere la sua colpa, la bimba, chiamata Lucia Speranza, viene adottata da padron Giuseppe, proprietario di un veliero. Rimasto vedovo, padron Giuseppe maltratta Lucia, che trova conforto nell'amore di Ernesto. Questi aveva per amante una spacciatrice di monete false: per Lucia tronca la disonesta relazione. Purtroppo un altro uomo ha messo gli occhi su Lucia: è un tale, che si spaccia per ragioniere ed ha conquistato la fiducia di padron Giuseppe. In realtà si tratta di un furfante, già sposato. Padron Giuseppe è sul punto di perdere sé e i propri interessi per il vizio di bere, ma un buon frate, portandolo a Dio, lo salva. In punto di morte, padron Giuseppe chiama a sé Lucia ed il pseudo ragioniere e li vuol vedere uniti. L'ex amante di Ernesto, trovandosi in carcere, informa Anna Jervolino del prossimo matrimonio di Lucia col pseudo ragioniere. Invocata da Anna, la Beata Vergine le apre le porte del carcere, ed essa s'affretta a smascherare il lestofante, che fugge; ma la cerimonia nuziale aveva già avuto luogo e Lucia, smarrita, tenta di avvelenarsi. Essa viene salvata dalla madre. Ernesto le sta vicino e l'avvenire li vedrà uniti.
SCHEDA FILM

Regia: Armando Ingegnero

Attori: Aldo Fiorelli - Ernesto, Franca Marzi - L'Ex Amante Di Ernesto, Tecla Scarano - Anna Jervolino, Milly Vitale - Lucia, Rino Genovese - Il Falso Ragioniere, Giovanni Grasso - Patron Guiseppe, Arturo Bragaglia - Il Fraticello

Soggetto: Armando Ingegnero

Sceneggiatura: Armando Curcio, Armando Ingegnero

Fotografia: Vincenzo Seratrice

Musiche: Franco Langella

Altri titoli:

VOCE 'E NOTTE

Durata: 86

Genere: DRAMMATICO

Tratto da: DALLA CANZONE "VOCE 'E NOTTE" DI EDOARDO NICOLARDI E E. DE CURTIS"

Produzione: FORUM FILM

Distribuzione: FORUM FILM

CRITICA
"Melodramma d'appendice, concepito secondo i gusti ricorrenti un secolo fa [...]. Tutto risulta d'un pressapochismo evidente [...]. Tutto inserito nella cornice turistico-cartolinesca della Napoli più risaputa e oleografica". (U. Bosello, "Hollywood", n. 288, 1951).