LA FIDANZATA DI STALIN

SZTALIN MENYASSZONYA - PARANYA

UNGHERIA 1991
Negli anni più bui dell'era staliniana, arriva un giorno in un villaggio, una donna che dice di essere la fidanzata di Gesù. La nuova ospite, incuriosita dal gigantesco ritratto di Stalin sito in una piazza della piccola comunità, ne rimane completamente affascinata al punto di dichiararsi la ragazza del dittatore. Nel paesino c'è a chi non piace questo suo comportamento.
SCHEDA FILM

Regia: Péter Bacsó

Attori: János Bán - Jaska, Julia Basti - Paranya, Miklos Benedek - Molodocov, György Cserhalmi - Zorka, Nina Petri - Liza, Ildikó Pécsi - Nagyka, Pál Mácsai - Genka, Barbara Hegyi - Olga, Denes Yjlaki - Bucsilo Szimaha, Gyula Ats - Fjodor Abromovics

Soggetto: Grigorij Tyendrjakov

Sceneggiatura: Miklos Kollo

Fotografia: Tamas Andor

Musiche: Uli Goldhahn

Montaggio: S. Bachtaler

Durata: 91

Colore: C

Genere: COMMEDIA

Produzione: FOCUSFILM

Distribuzione: MOKEP - DOMOVIDEO

CRITICA
Scartata l'ipotesi di aver di fronte un apologo senza tempo né luogo, il sapore di minestra riscaldata, di opera di fronda che poteva forse appagare vent'anni fa ma non dopo il pensionamento del PCUS dichiara che il film è inesorabilmente datato. (Paolo D'Agostini, La Repubblica) Il servilismo politico, il terrore staliniano vengono messi da Basco quasi in maschera, ma con un crescendo che, anche quando si puntella con l'ironia, giunge ugualmente a dar rilievo ai climi abietti di quegli anni. (Gian Luigi Rondi, Il Tempo) Questo "Ragazza di Stalin", inaspettatamente, gira del tutto a vuoto. (Francesco Bolzoni, L'Avvenire)