La dolce arte di esistere

3/5
Lirico e insolito, il viaggio nel tempo di Pietro Reggiani: storia d'amore tra invisibilità e ansia di apparire

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ITALIA 2015
In un mondo in cui si suppone esista l'invisibilità psicosomatica, ovvero in cui le persone con disagi di relazione, in certe situazioni, diventano letteralmente invisibili, Roberta e Massimo si incontrano. Roberta è una ragazza che scompare se nessuno le dà attenzione; Massimo è un ragazzo ansioso che, al contrario, scompare se sente attenzione su di sé. Il film racconta l'infanzia dei protagonisti, all'origine delle loro opposte patologie, il loro affacciarsi al mondo adulto e la loro ardua storia d'amore (faticano a stare visibili nello stesso momento). Una sorta di excursus surreale su certi aspetti della società contemporanea.
SCHEDA FILM

Regia: Pietro Reggiani

Attori: Francesca Golia - Roberta, Pierpaolo Spollon - Massimo, Claudia Amato - Roberta bambina, Anita Kravos - Madre di Roberta, Pietro Bontempo - Padre di Roberta, Beatrice Uber - Madre di Massimo, Giuliano Comin - Padre di Massimo, Edoardo Olivieri - Massimo bambino, Asya Pignanelli - Roberta ragazzina, Anna Ferraioli Ravel - Cecilia, Sara Putignano - Rita, Rolando Ravello - Vincenzo, Francesca Cuttica - Federica, Salvatore Esposito - Saverio, Carlo Valli - Narratore, Valerio Di Benedetto, Davide Marchesini, Francesca Faiella

Soggetto: Pietro Reggiani

Sceneggiatura: Pietro Reggiani

Fotografia: Luca Coassin

Montaggio: Erika Manoni

Scenografia: Daniele Frabetti

Arredamento: Lara Sikic

Costumi: Ginevra De Carolis

Suono: Carlo Missidenti - presa diretta

Altri titoli:

Non scomparire!

Don't Disappear!

Durata: 96

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Produzione: PIETRO REGGIANI, ADAGIO FILM, IN ASSOCIAZIONE CON EMMEDUE VIDEOPRODUZIONI

Distribuzione: ADAGIO FILM

Data uscita: 2015-04-09

TRAILER
NOTE
- REALIZZATO CON IL SOSTEGNO DI: TRENTINO FILM COMMISSION E FONDO PER IL CINEMA
DELLA REGIONE LAZIO.

- FILM GIRATO SECONDO IL PROTOCOLLO AMBIENTALE PER PRODUZIONI CINEMATOGRAFICHE BRITISH STANDARD 8909.
CRITICA
"Il regista della pregevole opera prima 'L'estate di mio fratello' azzarda un esperimento curioso ma impossibile, completamente cerebrale e povero di vita. Non aiuta una voce narrante fuori campo che imperversa dal principio alla fine." (Paolo D'Agostini, 'La Repubblica', 9 aprile 2015)