LA CADUTA DEL TERZO REICH

Il giovane Adolf Hitler venuto con ambizioni a Monaco, vede cadere i suoi sogni di entrare nell'Istituto d'arte per le sue mediocri attitudini. Irrequieto e insofferente, frequenta Circoli di rivoltosi e qui fa valere le sue doti di trascinatore. Sfruttando il momento delicato che attraversa il suo paese, egli riesce a creare un forte movimento di rivolta che ha l'appoggio non solo da parte del popolo esasperato dalla situazione economica ma anche di eminenti personalità che sperano di servirsi di Hitler. Salvato da queste potenti influenze dopo un fallito complotto egli organizza su basi più concrete il suo movimento aumentando la propaganda anche in vista delle elezioni. Poiché, malgrado i suoi sforzi, la sua lista non riesce a raggiungere una percentuale tale da fargli avere il potere, Hitler si adatta a far parte di un governo retto dai seguaci del vecchio Hindemburg. Ma la grave situazione economica lo aiuta: chiesti i pieni poteri al parlamento li ottiene anche e soprattutto per le minacce cui sono stati sottoposti gli avversari dai suoi uomini. Dopo le prime glorie portategli dalle vittorie conquistate all'inizio della seconda guerra mondiale, inizia il suo declino e le inutili e assurde stragi degli ebrei non fanno che rendere più infausto il suo regime che crolla con lui con la caduta di Berlino.