L'imperatore del Nord
Emperor of the North Pole
USA - 1973

Nel 1933 l'America è dilaniata dalla crisi economica. Il paese è pieno di disoccupati e di vagabondi in cerca di lavoro. Specialmente sui treni si consuma l'emarginazione di questa povera gente che cerca di attraversare lo stato sui vagoni merce in modo clandestino. Ma a fare la guardia su questi convogli c'è Shack, feroce guardiano senza scrupoli capace di uccidere a martellate i vagabondi che sorprende a bordo dei suoi treni. Numero Uno, il vagabondo più famoso per la sua incredibile capacità di scroccare passaggi senza farsi notare, lo sfida giurando che riuscirà a nascondersi ai suoi occhi per l'intero percorso...
- Regia:
- Attori: - A-numero 1, - Shack, - Cigaret, - Cracker, - Hogger, - Poliziotto, - Coaly, - Aiutante dell'addetto allo scalo, - Yardlet, - Gray Cat, - Dinger, - Smile, - Prudence, la donna nell'acqua, - Controllore, - Fachiro, - Predicatore, - Groundhog, - Stew Bum, - Pokey Stiff, - Impiegato alla ferrovia, - Addetto allo scalo, - Grease Tail
- Soggetto: Jack London - (non accreditato), Christopher Knopf
- Sceneggiatura: Christopher Knopf
- Fotografia: Joseph F. Biroc
- Musiche: Frank De Vol - canzone" A Man and a Train" di F. DE VOL E Hal David è interpretata da Marty Robbins
- Montaggio: Michael Luciano
- Scenografia: Jack Martin Smith
- Effetti: Henry Millar Jr., L.B. Abbott
-
Altri titoli:
Emperor of the North
- Durata: 122'
- Colore: C
- Genere: AVVENTURA
- Specifiche tecniche: 35 MM, PANAVISION, EASTMANCOLOR, DE LUXE
- Tratto da: ispirato a un racconto di Jack London
- Produzione: STAN HOUGH PER 20TH CENTURY FOX, INTER HEMISPHERE
- Distribuzione: FOX - 20TH CENTURY FOX HOME ENTERTAINMENT
NOTE
- REVISIONE MINISTERO MARZO 2000.
CRITICA
"Storia di un duello all'ultimo sangue tra un feroce capotreno e un astuto clandestino e, al tempo stesso, del contrasto tra quest'ultimo, violento ma con sentimento, e un suo emulo spaccone ma vigliacco, il film vorrebbe comporre un quadro dei travagli sociali dell'America in crisi. Il bieco difensore degli interessi dei padroni, il romantico assertore del diritto a 'viaggiare' cioè a 'vivere' anche dei nullatenenti, il baldanzoso e giovane rivoluzionario, simbolo della violenza pura, disumana, camuffata da ideali proletari. Realizzato a mo' di ballata la vicenda finisce per scivolare nell'avventura per l'avventura. Come tale, non manca indubbiamente di suspense, mentre il robusto seppur manierato mestiere degli interpreti riesce a dare un qualche spessore psicologico ai rispettivi personaggi." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 76, 1974)
"Spettacolare e robusto filmone d'avventure di Robert Aldrich, condito di epiche scazottate, con aggiunta di violentissime botte all'ultimo sangue e di una buona dose di suspense. Se il fiero Lee Marvin è un asso, il bieco Ernest Borgnine è un portento. Alle nostre disastrate ferrovie, per risanare il bilancio, farebbe veramente comodo un controllore così". (Massimo Bertarelli, 'Il giornale', 28 gennaio 2001)
"Spettacolare e robusto filmone d'avventure di Robert Aldrich, condito di epiche scazottate, con aggiunta di violentissime botte all'ultimo sangue e di una buona dose di suspense. Se il fiero Lee Marvin è un asso, il bieco Ernest Borgnine è un portento. Alle nostre disastrate ferrovie, per risanare il bilancio, farebbe veramente comodo un controllore così". (Massimo Bertarelli, 'Il giornale', 28 gennaio 2001)