KING DAVID

KING DAVID

GRAN BRETAGNA 1985
Basato essenzialmente sul Primo e Secondo Libro del profeta Samuele, per una carrellata sulla vita di David, che Samuele stesso ha unto come futuro Re di Israele, malgrado la sua modesta condizione di guardiano di greggi. David va alla corte di Saul, stabilisce buoni rapporti con i due figli Abner e Gionata (che resterà sempre suo eccellente amico), rallegra l'anziano e violento Re con la sua cetra e, al momento di una sfida da parte dei fieri Filistei, uccide con la fionda il loro gigantesco rappresentante Golia. Dopo dieci anni, è nominato capo dei guerrieri e sposa Micol, la figlia di Saul, da cui non avrà figli. Poiché il Re lo teme, David - sempre difeso ed aiutato da Gionata - fugge lontano e si impegna a costruire uno splendido Tempio, onde collocarvi l'Arca dell'Alleanza (ove sono conservate le tavole della legge), fino allora tenuta solo nascosta da una tenda. Il sacerdote Abamelech fa fuggire David dalla città in cui egli si è rifugiato, perché il giovane possa evitare l'arrivo dell'esercito di Saul il quale, adirato, fa massacrare tutti i sacerdoti, ritenuti complici di David. Questi passa da allora sei anni nel deserto e, come dice la Bibbia, molti che erano disperati o perseguitati si radunavano attorno a lui; poi prende successivamente tre mogli ed ha due figli. Ancora ricercato da Saul, David gli sfugge una volta di più, ma una notte decide di andare a trovarlo in una grotta in cui Saul riposa: là, tuttavia, David, che sempre ne ha rispettato il rango e l'autorità, gli risparmia la vita, pur togliendogli la spada, che farà riavere al Re in prosieguo. Un tale gesto tocca Saul profondamente ed egli lascia con l'esercito la regione. David ha poi altre imprese da compiere: con il figlio Assalonne si pone agli ordini del Re dei Filistei, i quali sfidano Saul ed Israele ad un combattimento sul monte Gebol. Lassù Saul viene gravemente ferito e Gionata muore: un messo reca a David le insegne reali. David viene quindi trionfalmente accolto a Gerusalemme, dove sarà portata l'Arca santa: ritrova Micol, che si è risposata, incontrando però la bella Betsabea, moglie di un ufficiale ussita (Uria), che David fa uccidere per impalmarne la vedova, da cui avrà Salomone. Sulla collina di Sion sorgerà il progettato Tempio. Esiliato Assalonne (ad Ebron), poiché quest'ultimo tramava contro di lui, avendo David designato Salomone come erede al trono, gli armati di lsraele muovono contro il figlio maggiore, che viene battuto ed ucciso. Per l'atroce dolore provato, David distrugge il modello del Tempio: poi, dopo una serie di guerre sanguinose, distruggerà, secondo le profezie, Filestei, Ammoniti e molte altre tribù ostili al suo popolo. David, che regnò su Israele 40 anni, muore e prima di morire fa ungere Re il giovane Salomone.
SCHEDA FILM

Regia: Bruce Beresford

Attori: Richard Gere - David, Edward Woodward - Saul, Alice Krige - Betsabea, Dennis Quilley - Samuele, Niall Buggy - Nathan, Hurd Hatfield - Ahimeleck, Jack Klaff - Jonathan, John Castle - Abener, Tim Woodward - Joab, David de Keyser - Ahitophel, Simon Dutton - Eliab, Cherie Lunghi - Micol, Tomas Milian - Akiss (non accreditato

Soggetto: James Costigan

Sceneggiatura: James Costigan, Andrew Birein

Fotografia: Donald M. McAlpine

Musiche: Carl Davis

Montaggio: William M. Anderson

Scenografia: Terry Ackland-Snow, Ken Adam

Durata: 114

Colore: C

Genere: BIBLICO

Specifiche tecniche: SCOPE A COLORI

Tratto da: BASATO SUI LIBRI "SAMUEL 1 E 2" DI JAMES COSTIGAN

Produzione: MARTIN ELFAND

Distribuzione: UIP - CIC VIDEO

NOTE
COSTUMI: JOHN MOLLO.
CRITICA
Si rispolvera il genere "colosso" biblico tanto in voga nei '50 e nel '60 con scarsissimi risultati di botteghino. Invece il film si salva grazie al contributo di eccellenti professionisti, dal cast tecnico agli attori. (Laura e Morando Morandini, Telesette)

Fino a oggi, l'ultimo kolossal biblico. Gli ingredienti, nella sostanza, non cambiano: la fedeltà alle scritture è un conto e la rappresentazione spettacolare un altro. Inspiegabile la scelta di Richard Gere come protagonista. Resta qualche biblica riflessione sul potere umano, sulla sua debolezza e sulla forza che viene da Dio. (Francesco Mininni, Magazine italiano tv)