Killer per caso

ITALIA 1997
Scappato dall'Italia, Joe Fortunato, un mezzo furfantello, arriva a New York ma anche qui la malavita italiana lo raggiunge per eliminarlo. Costretto di nuovo a fuggire, ruba l'auto di un killer italoamericano e risponde al suo cellulare, spacciandosi per lui: Vince, avvocato della mafia, gli promette un milione di dollari per eliminare un testimone ad un processo in California contro il boss Tony Fusciacca. Joe arriva sul posto, accetta un acconto, si traveste da poliziotto e, con quella divisa indosso, si trova suo malgrado a salvare persone, a far partorire una signora di colore, a far arrestare gangster e spacciatori. Joe salva la vita anche a Carol, giornalista della tv locale che ha intervistato il testimone. Fra Joe e Carol nasce una storia d'amore, che si conclude felicemente solo dopo interminabili peripezie che vedono Joe intento a cercare di svincolarsi dall'incarico assunto. Tutti gli equivoci sono infine chiariti in tribunale davanti a un giudice di origine italiana che intuisce la buona fede di Joe.
SCHEDA FILM

Regia: Ezio Greggio

Attori: Ezio Greggio - Joe Fortunato, Adam Tomei - Poliziotto, Pat Asanti - Sergente O'Neill, Ron Carey - Robert Lambert, Carmine Caridi - Tony Fusciacca, Rudy De Luca - Vince, Ronnie Schell - Capo della Polizia, Jessica Lundy - Carol Graham, Dom DeLuise - Giudice

Soggetto: Ezio Greggio, Rudy De Luca

Sceneggiatura: Ezio Greggio, Rudy De Luca

Fotografia: Massimo Zeri

Musiche: John Dickson

Montaggio: Marc Grossman

Scenografia: Randal P. Earnest

Costumi: Maurizio Bizzarri

Altri titoli:

The Good Bad Guy

Durata: 102

Colore: C

Genere: COMICO

Specifiche tecniche: NORMALE

Produzione: FUNNY MOVIE PRODUCTIONS

Distribuzione: MEDUSA FILM (1997) - MEDUSA VIDEO

NOTE
- REVISIONE MINISTERO GENNAIO 1997.
CRITICA
"Pur rimanendo una commediola di poca consistenza, "Killer per caso" è costruito sui ritmi asciutti, gli straniamenti e l'implosa ironia caratteristici del biellese oriundo veneto." ( Alessandra Levantesi, 'La Stampa', 3 febbraio 1997)

"Eccezionali lo scarso ritmo del racconto e l'incapacità di concludere uno sketch (anche quello, non male, dell'aspirante suicida), bucata come un emmenthal la sceneggiatura, cui manca sistematicamente il tempo comico. Peccato che Greggio continui a pensare che il cinema sia una tv su grande schermo." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 3 febbraio 1997)

"Fiacca e sconclusionata commedia, opera seconda dell'incorreggibile regista Ezio Greggio, tanto effervescente e simpatico come interprete quanto inconcludente come autore che, nonostante il ritmo folle, gira a vuoto per mezza America incollando risaputissimi siparietti comici. Certo, ogni tanto si ride, ma tremendamente sotto la media rispetto a 'Striscia la notizia'. Ricci, Ricci, dove sei?". (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 11 novembre 2001)