Kawasakiho ruze

REPUBBLICA CECA 2009
Pavel Josek è un medico stimato e in passato è stato tra i primi a schierarsi nelle file dei dissidenti al regime. La sua è una vita felice: ha una moglie che lo ama e una figlia, Lucie, che lo venera. La ragazza però è gravemente malata e in più ha avuto una forte crisi depressiva quando ha scoperto che suo marito Ludék in passato l'ha tradita. Dal canto suo, Ludék è un uomo molto possessivo e geloso e, ogni volta che deve trascorrere qualche ora in compagnia di suo suocero, ha il potere di trasformarsi in un uomo irritabile e permaloso. Per di più, in quanto ingegnere del suono, Ludék è stato coinvolto in un documentario sugli ex dissidenti incentrato proprio sull'uomo che odia di più, Pavel. Durante il lavoro, però, Ludék scopre alcuni lati oscuri della vita di suo suocero: negli anni Settanta, mentre lavorava per i servizi segreti cechi in qualità di informatore, Pavel aveva tradito e denunciato il suo migliore amico, Bořek, che era stato costretto a emigrare in Svezia. E' proprio intorno a questo che ruota tutta la felicità di Pavel, infatti in questo modo si è liberato del compagno della donna che è diventata sua moglie e del padre naturale di Lucie. Ludék decide di raccontare la verità a sua moglie ma per lei è difficile fare i conti con trent'anni di bugie.
SCHEDA FILM

Regia: Jan Hrebejk

Attori: Lenka Vlasáková - Lucie, Milan Mikulcík - Ludek, Martin Huba - Pavel, Daniela Kolárová - Jana, Antonin Kratochvil - Boøek, Anna Simonová - Bára, Petra Hrebícková - Radka, Martin Schulz - Kristián, Ladislav Chudík - Kafka, Ladislav Smocek - Dr. Pesek, Isao Onoda - Kawasaki, Vladimir Kulhavý - Chefarzt, Josef Parenica - Dr. Sima

Sceneggiatura: Petr Jarchovský

Fotografia: Martin Sácha

Musiche: Ales Brezina

Montaggio: Vladimír Barák

Scenografia: Milan Býcek

Costumi: Katarína Bieliková

Altri titoli:

Kawasaki's Rose

Durata: 100

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: 35 MM, CINEMASCOPE

Produzione: IN FILM PRAHA, INFINITY PRAGUE LTD.

NOTE
- PREMIO DELLA GIURIA ECUMENICA E PREMIO C.I.C.A.E. AL 60. FESTIVAL DI BERLINO (2010) NELLA SEZIONE 'PANORAMA'.